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Troppi furti e troppi clandestini, invocato l’intervento dell’Esercito

Ardea - Mentre tra la gente si parla di 'ronde'. i commercianti chiedono aiuto al Ministro

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Il Faro on line – Dopo la sequela di furti, rapine, incendi di autovetture, intimidazioni a persone, politici, giornalisti, occupazioni abusive di interi complessi e terreni demaniali ove giornalmente ci sono  arrivi incontrollati di Rom, ove i furti negli appartamenti avvengono di giorno e di notte, i commercianti di Ardea chiedono anche l’intervento politico dei responsabili del settore commercio nelle persone di Fabrizio Velocci assessore al commercio ed attività produttive, del presidente della commissione consiliare commercio Fabrizio Acquarelli e del sndaco Carlo Eufemi.  Il grido di allarme è stato subito raccolto dall’assessore Velocci che ha telefonato al collega Acquarelli per esprimergli tutta la sua solidarietà per l’ennesimo furto dove la furia dei ladri gli ha devastato il locale, altrettanta solidarietà l’ha espressa il sindaco. I due politici hanno convenuto che si faranno parte diligente nel convocare una riunione congiunta invitando anche le associazioni dei commercianti, per chiedere al ministro della Difesa l’invio ad Ardea dell’esercito, oltre  a chiedere un incontro con il Prefetto di Roma, con il Ministro degli interni e di Grazia e Giustizia, con il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, per chiedere un maggior interesse per la risoluzione dei problemi. I due politici non escludono neppure di inviare una richiesta al Presidente della Repubblica per chiedere udienza, convinti ormai che  ad Ardea la malavita sta prendendo il sopravvento. I commercianti sono all’esasperazione, non vorremmo dicono i due politici che la gente stanca dell’incapacità delle istituzione di garantire la sicurezza dovesse prendere iniziative non troppo ortodosse. Del resto il caso del tabaccaio della vicina Fossignano insegna. Non vorremmo proseguono i politici che qualche altro lavoratore del commercio si rovini la vita per un delinquente che ruba e rapina tra l’altro per poche centinaia di euro. Non vorremmo come si vocifera che la popolazione si organizzasse in  ronde, che i cittadini si sostituiscano allo Stato, quello Stato che oggi sta dimostrando sempre più l’incapacità di proteggerli. I due politici concludono ringraziando i comandanti ed i militari  delle due locali stazioni, impegnati instancabilmente nella repressione e prevenzione dei reati, sempre pronti ad intervenire, purtroppo leggi troppo garantiste vanificano i loro sforzi, i due politici, si chiedono se qui dagli alti comandi e dalla calde stanze dei ministeri, si sono scordati degli unici pochi Militi dei due presidi  che da soli combattono coraggiosamente una guerra contro la delinquenza che ormai sembra persa. Ad associarsi all’iniziativa del consigliere Acquarelli e dell’assessore Velocci anche il giovane delegato del sindaco per la frazione di Tor San Lorenzo Riccardo Iotti che più volte ha segnalato quanto succede a Tor San Lorenzo sul piano della sicurezza che ormai sembra essere divenuta una chimera.

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