Operazione antidroga a Cerveteri, otto arresti

27 gennaio 2009 | 00:11
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Operazione antidroga a Cerveteri, otto arresti

Sgominata dai carabinieri un’organizzazione che gestiva il traffico di stupefacenti nella località

Il Faro on line – Si è conclusa con l’arresto di otto romani, un’importante operazione antidroga
dei Carabinieri del Gruppo di Ostia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, denominata “Giuli”.
Le otto ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state tutte effettuate e gli arrestati sono stati associati al carcere di Civitavecchia. Le indagini hanno preso avvio dalla morte per overdose di un tossicodipendente di Cerveteri ed hanno permesso di smascherare una banda di spacciatori che aveva da tempo monopolizzato il traffico di droga della zona di Cerveteri. L’indagine della Compagnia di Civitavecchia, infatti, ha avuto origine nel mese di agosto 2007 a seguito del decesso per overdose di Alessandro Giuli (da cui prende nome l’indagine stessa), tossicodipendente abitante nella località di Valcanneto.
La fonte di approvvigionamento della droga era duplice: l’eroina proveniva dalla Campania, dalla zona di Castelvolturno; hashish e cocaina provenivano dalla Capitale. Le otto persone arrestate dai Carabinieri di Civitavecchia sono:  T.M., 42enne, arrestato in zona Eur di Roma; R.M.M.B., egiziano 48enne domiciliato a Cerveteri; P.E., 31enne cervetrano; L.D., 26enne cervetrano; T.R., 39enne, residente a Roma in zona Borgata Ottavia; T.S., 46enne cervetrano; P.A., 49enne romano; P.L., 43enne cervetrano.
I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, che hanno immediatamente avviato una serie di indagini volte all’identificazione dello spacciatore della dose letale ceduta al Giuli, evidenziavano ed individuavano un fitto gruppo di spacciatori stanziali nella frazione di Valcanneto, dedito costantemente alla detenzione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Gli stessi, appartenenti ad un sodalizio ad alto spessore criminale, avevano avviato una “fiorente attività” che aveva monopolizzato il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti a Cerveteri, conquistandosi con il tempo fama e credenziali, nell’ambito della criminalità locale, e riuscendo a reperire, “a richiesta ovvero su ordinazione” qualsiasi tipo e quantitativo di stupefacente. Gli arrestati erano suddivisi in
due nuclei criminali contigui che operavano contemporaneamente e parallelamente: il primo dedito allo spaccio di stupefacenti del tipo hashish e cocaina, che veniva rifornito da malavitosi della capitale; il secondo dedito allo spaccio di eroina, che veniva rifornita sempre dalla capitale, ma proveniente da alcuni spacciatori nigeriani della zona di Castelvolturno (CE).
Le indagini hanno permesso di individuare il “modus operandi” degli odierni arrestati, che, attraverso una continua e costante attività di acquisto di sostanza stupefacente, “tagliata e confezionata” a domicilio, veniva poi rivenduta in singole dosi al dettaglio ad una “clientela quasi sempre fissa”. I risultati investigativi sono il frutto di un intenso e prolungato lavoro, condotto dai carabinieri  della Compagnia Carabinieri di Civitavecchia, mediante intercettazioni telefoniche e innumerevoli accertamenti, pedinamenti ed arresti in flagranza.
Nel corso dei mesi, infatti, erano stati già arrestati diversi spacciatori, tra cui: nel dicembre 2007 era stato arrestato un cervetrano poiché responsabile di detenzione fine di spaccio di eroina; sempre nel dicembre 2007 erano stati arrestati due cittadini di nazionalità nigeriana, I.M. e  I.R., domiciliati in Castelvolturno (CE), poiché responsabili di detenzione a fini di eroina; infine nel febbraio 2008, erano stati tratti in arresto G.M. e i suddetti T.S. e T.R.: il primo per la detenzione a fini di spaccio di hashish, mentre gli altri due per la detenzione a fini di spaccio di cocaina. Nel complesso sono stati sequestrati circa 3 kg. di hashish, cocaina ed eroina. A conclusione dell’attività investigativa la Procura della Repubblica di Civitavecchia ha concordato pienamente con gli esiti dei riscontri acquisiti e, in virtù della gravità del fatto, dell’elevato numero di episodi e dal quantitativo della sostanza stupefacente sequestrata nel corso dell’attività investigativa, ha richiesto l’emissione di 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico delle persone sopra indicate.