Non era più ‘protetto’ il boss morto a Cerveteri

14 febbraio 2009 | 22:18
Share0
Non era più ‘protetto’ il boss morto a Cerveteri

Giuseppe Pulvirenti è deceduto il 2 febbraio scorso in un incidente stradale

Il Faro on line – Il boss pentito Giuseppe Pulvirenti, 79 anni, morto il 2 febbraio scorso in un incidente stradale a Cerveteri era uscito dal programma di protezione da due anni e non aveva cambiato identità. Lo si apprende da fonti legali qualificate a Catania. Il «Mappassotu», che da tempo non deponeva più in Tribunale perchè le sue testimonianze riguardavano processi già passati in giudicato, aveva ottenuto di «capitalizzare» la sua collaborazione uscendo dal programma di protezione. Con i soldi ottenuti si era comprato una casa di  campagna nella zona di Velletri, dove viveva con la sua nuova compagna e il loro figlio adesso maggiorenne, dando sfogo a quella che era una delle sue passioni: l’agricoltura e l’allevamento di animali da cortile. Per arrotondare la pensione dell’Inps saltuariamente lavorava come custode notturno in un parco giochi.  Vi si recava sempre con quello che era il suo mezzo di trasporto: la moto Ape, che usava per spostarsi anche quando era latitante. Ai suoi legali raccontò che la usava perchè gli piaceva ma anche per ‘mimetizzarsì. Da ricercato, rivelò ai suoi avvocati senza mai metterlo a verbale, superò un posto di blocco fingendo un guasto, gli investigatori lo aiutarono a farla ripartire non sospettando che quell’anziano contadino potesse essere uno dei più sanguinari e ricercati boss di mafia della Sicilia orientale.