Bruschini punta… sul Casinò

6 marzo 2009 | 20:00
Share0
Bruschini punta… sul Casinò

Anzio – Previste entrate fino a 280 milioni di euro

Il Faro on line – Il Casinò di Anzio deve diventare realtà, non per una mera volontà di aprire una casa da gioco che dia lunstro al nome della città, ma perché potrebbe rappresentare concretamente un volano per l’economia locale.
In attesa che la proposta di legge sulla riapertura delle case da gioco completi il suo iter parlamentare, con esiti per nulla scontati, il sindaco di Anzio, Luciano Bruschini raccoglie stime sulle ricadute derivanti dalla ripresa dell’attività del ‘Paradiso sul mare’, imponente edificio in stile liberty già sede del casinò e set di film come Amarcord. «Ho fatto preparare delle stime da esperti che operano per altri casinò, quello di Anzio sarebbe il primo d’Italia in assoluto, con utili tra i 260 e i 280 milioni di euro», fa sapere. Proventi considerevoli, se si considera che il disegno di legge – primo firmatario Candido De Angelis, senatore del Pdl ed ex sindaco di Anzio – prevede la seguente ripartizione delle risorse: 50 per cento al Comune, 25 per cento alla Regione e il restante 25 per cento al bilancio dello Stato. Il vincolo è la destinazione di tali risorse alla realizzazione di infrastrutture e servizi, e alla riduzione della pressione fiscale. Con queste stime, il bilancio del Comune di Anzio passerebbe dagli attuali 60 milioni di euro a non meno di 100 milioni. Un bel salto di qualità. Se poi si considera l’indotto legato alla riapertura della Casa da gioco, l’entusiasmo del sindaco è ancora più comprensibile.

“Mi è stato detto che l’indotto è inimmaginabile, si alzerebbe la qualità della vita, aumenterebbe l’affluenza al porto, si registrerebbe una frequentazione della città di altro tipo. Per non parlare dei valori immobiliari”. La dedizione del sindaco alla causa del gioco d’azzardo non è certamente un fatto nuovo. Anzio, ricorda lui stesso, fa parte di un’associazione di comuni pro-Casinò, che annovera anche Taormina. Proprio la città siciliana è al centro di una battaglia in Parlamento, condotta dal Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo, per la riapertura dei casinò. Le critiche che vengono mosse riguardano però i rischi che le strutture diventino ricettacolo della criminalità organizzata, centri per il riciclaggio del denaro sporco.
“È quasi impossibile, sono molto più attenti di quanto noi immaginiamo e ci sono vari livelli di controllo – replica Bruschini -. È un falso problema, non ho un’esperienza diretta ma chi dice questo non conosce il problema”. Non resta che attendere l’iter della proposta di legge. “Se non passa, mi faccio la licenza da solo», ironizza il sindaco, che annuncia l’intenzione di aprire entro due anni una casa da gioco che rispetti i limiti imposti dalla vigente legge, con tanto di macchinette e roulette elettronica. «È un’anomalia tutta italiana, esistono casinò in Spagna, Francia, Malta – chiosa Bruschini -, non vedo perchè non dovrebbero riaprire anche in Italia, dove invece esistono eccezioni come Venezia e San Remo”.