Ciogli: ‘Il personale precario sarà assunto’

14 marzo 2009 | 16:14
Share0
Ciogli: ‘Il personale precario sarà assunto’

Cerveteri – Il sindaco chiarisce: ‘Chi è rimasto fuori è perché non ha i requisiti di legge’

Il Faro on line – Il sindaco Gino Ciogli (nella foto) ha preso posizione in merito alla delicata ed annosa situazione del personale in organico nel comune di Cerveteri. Una storia che si trascina da anni e che costringe i dipendenti alle acrobazie per garantire adeguati servizi alla cittadinanza.
“Su questo importante argomento – ha detto Ciogli – molto è stato scritto e molti convegni sono stati organizzati. Un dato significativo e corrispondente alla realtà dei fatti, rilevato da tutti, è la pesante situazione di sott’organico patita dal Comune di Cerveteri, che tutti sanno è stata ereditata dalle passate amministrazioni. I numeri parlano chiaro, l’organico comunale, con i suoi 94 dipendenti per 40.000 abitanti, attesta purtroppo il municipio di Cerveteri come fanalino di coda non solo rispetto ed enti locali limitrofi di analoghe dimensioni. Ad esempio, Ladispoli ha 120 dipendenti di cui 15 responsabili e 4 dirigenti; Fiumicino 464 dipendenti di cui 21 responsabili e 7 dirigenti; Civitavecchia 405 dipendenti di cui 26 responsabili e 11 dirigenti. Ma anche rispetto a comuni di dimensioni inferiori come Bracciano 115 dipendenti, Santa Marinella 113 dipendenti, determinando gravi difficoltà operative e funzionali; una situazione di organico determinata da errate politiche del personale che si originano negli anni 80/90, quando, agendo su particolari servizi, si sarebbe potuto sfruttare la possibilità di avere finanziata una parte della spesa di personale direttamente dal Ministero, e quindi vedere oggi consolidata tale spesa nei trasferimenti statali. Ma il problema del personale, ovvero uno dei principali problemi strutturali del comune, ed i connessi risvolti occupazionali, non può essere confuso con quello della dirigenza, che attiene invece all’aspetto funzionale. Anche la dirigenza è stata ereditata dalla precedente gestione commissariale. Dall’esame degli atti comunali si è potuto rilevare che la dirigenza non è stata istituita ex novo; in passato la pianta organica ha contato sino a 7 figure dirigenziali, e comunque, la pianta organica prevedeva sin dal 2001 una figura dirigenziale a tempo indeterminato che non poteva certo essere soppressa; il Commissario si è limitato ad estendere le figure dirigenziali, senza alcun pregiudizio per i responsabili dei servizi, i quali, da un lato, non hanno visto pregiudicata la propria posizione, mantenuta sia a livello funzionale che retributivo, dall’altro, hanno visto potenziata la qualità e funzionalità degli stessi servizi, sostenuti e sintetizzati proprio dalle figure dirigenziali. D’altra parte l’azione amministrativa va misurata nella sua efficienza, in ragione della attitudine al raggiungimento dei risultati e non solo in termini numerici.

Ne consegue che la dirigenza costituisce nella realtà soprattutto una risorsa, mentre, sotto il profilo economico, non grava più di tanto sulle pur esigue risorse del comune; per rendersene conto basta riflettere sul fatto che riguarda due sole unità di personale. Sempre dall’esame degli atti comunali si è potuto inoltre accertare che le risorse destinate alla riorganizzazione ed alla nuova dirigenza (circa 60.000 euro) non hanno in alcun modo intaccato le risorse destinate alla utilizzazione dei precari (circa 400.000 euro). D’altra parte, se così non fosse stato, il Commissario non avrebbe potuto dare seguito al programma delle stabilizzazioni degli stessi precari approvato con sua deliberazione n. 83 dell’11.12.2007. Si legge negli atti che il programma commissariale delle stabilizzazioni non ha potuto riguardare tutto il personale in servizio a tempo determinato, ma solo quello che aveva maturato i requisiti di legge, cioè l’anzianità di tre anni, anche discontinui, alla data del 29.09.2007 (o che avrebbe potuto maturarli successivamente, ma in virtù di contratti stipulati precedentemente). Sempre negli atti si legge che il programma commissariale delle stabilizzazioni, per rispondere ai criteri di legittimità e legalità richiesti dalla legge, ha potuto riguardare solo 10 unità di personale amministrativo e 2 unità di personale di vigilanza.

Quindi per assolvere al principio di una corretta informazione, evitare facili strumentalizzazioni e non creare false illusioni, è necessario chiarire che il restante personale a tempo determinato è rimasto escluso dal processo di stabilizzazione solo per la mancanza dei requisiti di legge, nulla avendo a che vedere con la dirigenza e con la relativa spesa. Anche il problema del personale della disciolta società partecipata “Multireti” è stato ereditato dalla precedente gestione commissariale. Entrambi i problemi non si presentano di facile soluzione. Siamo comunque attenti – ha concluso il sindaco Ciogli – ed impegnati su entrambi i fronti, ma va chiarito che la soluzione dovrà fare i conti con i limiti del patto di stabilità e della spesa del personale, limiti imposti di anno in anno dalle leggi finanziarie e condizionati dal comportamento dell’amministrazione comunale negli anni precedenti. A questo proposito, giova ricordare che, mentre la gestione Brazzini (anno 2006 e 2007 parte) e la gestione Commissariale (anno 2007 parte) non hanno rispettato il patto di stabilità, con pesanti conseguenze riversatesi nel 2008 e che peseranno anche negli anni 2009, 2010 e 2011, la nostra amministrazione ha centrato l’obiettivo del rispetto del patto di stabilità nel 2008 e potrà quindi procedere all’assunzione del personale precario. Questi sono i fatti: nel programma della coalizione che si è presentata al giudizio degli elettori era scritto che i precari sarebbero stati stabilizzati e, nel rispetto degli impegni assunti, questo avverrà quanto prima”.