Porto turistico di Fiumicino, i numeri di un sogno

11 febbraio 2010 | 01:47
Share0
Porto turistico di Fiumicino, i numeri di un sogno

Il Faro on line – Tra tanti soggetti interessati tra istituzioni
pubbliche e imprenditori privati, il nuovo porto turistico di Fiumicino
vede una firma su tutte quale attore principale della realizzazione di
un sogno durato trent’anni. E’ quella di Francesco B. Caltagirone, imprenditore dalle mille idee capace con il suo gruppo – Acqua Marcia – di essere vincente su diversi fronti, dall’immobiliare al turistico alberghiero, dall’aeroportuale a quello portuale.
La
diversificazione strategica delle attività del gruppo ha portato allo
sviluppo di nuovi asset produttivi sviluppati prevalentemente nel
comparto turistico. Dal 2005 la società è dunque attiva anche nel
settore dei porti turistici, dove è impegnata nell’esecuzione delle
opere di terra dell’approdo di San Lorenzo al Mare, nella realizzazione
del porto di Imperia, che punta a diventare uno dei maggiori bacini
diportistici del Mediterraneo, del nuovo porto turistico di Siracusa,
del futuro porto di Civitavecchia (snodo fondamentale nel turismo del
Mediterraneo, che riprenderà la linea originaria della struttura,
voluta nel 106 D.C. dall’imperatore Traiano e che ispirò il Bernini per
il colonnato di Piazza San Pietro a Roma), e del nuovo porto di
Fiumicino, puntando così a diventare il principale network privato
nello scenario del diporto nazionale.

Il soggetto realizzatore del Porto Turistico sarà la IP Iniziative Portuali Porto Romano S.r.l.,
ma senza l’apporto fondamentale di Acqua Marcia (400 milioni di euro) 
il progetto sarebbe rimasto solo sulla carta. E invece la posa della
prima pietra sta a significare quanto concreta sia invece proprio la
capacità di realizzazione del gruppo Acqua Marcia. Su quest’opera si
sono spesi fiumi d’inchiostro, ma vale la pena sezionare punto per
punto ciò che sono (e che saranno) i lavori, l’indotto, le prospettive
per la città, per riuscire a capire tutti i particolari di un’opera
che, nel suo insieme, si presenta come un modello da seguire. Non a
caso si parla del porto turistico più grande d’Europa, il primo
costruito secondo criteri eco-sostenibili.

E allora eccoli, i dettagli.

DATI TECNICI
Superficie
di 104 ettari (77 per opere a mare e 27 per opere a terra), 4 darsene
principali, 2 stazioni per il rifornimento carburante, 1435 posti barca
(per imbarcazioni che vanno dagli 8 ai 60 metri), 3409 posti auto,
negozi, bar, ristoranti, alberghi.

ECOSOSTENIBILITA’
Certificazione Il
porto verrà realizzato attraverso un percorso volontario di
certificazione ambientale, UNI EN ISO 14001, applicato alle attività di
costruzione e di gestione dei cantieri edili e alle attività di
gestione dei servizi portuali.
Bioedilizia I
comparti residenziali verranno costruiti con tecnologie a basso impatto
ambientale, con materiali rinnovabili e sistemi impiantistici a
risparmio energetico.
Risparmio energetico
Verranno utilizzati impianti fotovoltaici con l’obbiettivo di
realizzare una struttura autosufficiente, a ridotto consumo energetico.
Domotica Le
residenze del porto verranno dotate di sistemi informatizzati per
gestire i processi di impiego energetico, per diminuire gli sprechi e
sfruttare al massimo le risorse offerte dall’ambiente.

INVESTIMENTI E OCCUPAZIONE
Gli
investimenti previsti sono tutti privati e saranno di 325 milioni di
euro e porteranno 650 posti di lavoro per la cantieristica e 2500 una
volta entrato a regime.

OPERE STRADALI
Adeguamento
e completamento delle strada extraurbana di Via Monte Cadria, che
collegherà il porto con Via della Scafa; Creazione di una rotatoria tra
Via Trincea delle Frasche e Via dell’Aeroporto; Nuovo attraversamento
del Ponte 2 Giugno

OPERE SOCIALI
Realizzazione
di un asilo nido per 60 bambini in località Isola Sacra. Realizzazione
di Corsi di Formazione, con lo scopo di contribuire ad accrescere la
conoscenza del sistema della portualità, specifici per profili
professionali attinenti al sistema economico del turismo nautico.
Saranno lasciati un centinaio di posti barca per le piccole
imbarcazioni dei cittadini di Fiumicino che non
hanno un reddito
elevato per permettersi il pagamento di onerose rimesse ma che hanno la
passione per la pesca. Previsti inoltre 400 mq di spazi da destinare
all’utilizzo che l’amministrazione e il consiglio comunale decideranno.

UN VIAGGIO NEL TEMPO
Era il 22 aprile 1990,
quando la Ip – Iniziative Portuali ha chiesto la concessione demaniale
marittima per 90 anni per la realizzazione del Porto Turistico di
Fiumicino in località Isola Sacra. Ma c’era anche un altro soggetto
interessato alla costruzione del porto turistico, con un altro progetto
in altra sede ma sempre nel Comune di Fiumicino. Iniziò una guerra di
ricorsi che terminò con la vittoria della Ip. Dunque si passò alla fase
operativa, quella della Conferenza dei servizi; una lunghissima
Conferenza che, tra osservazioni e aggiustamenti, è durata ben dieci
anni, dal 4 agosto 1998 fino all’11 marzo 2008. Gli studi di fattibilità del progetto hanno ottenuto il via libera del Consiglio il 29 luglio 2009,
avendo inserito al proprio interno le integrazioni alle infrastrutture
dell’Isola Sacra. Su questo punto, cioè quello delle infrastrutture, si
è giocata una partita importantissima sia con il costruttore sia anche
all’interno dello stesso Comune, e in momenti diversi. Vale la pena
ricordare, uno per tutti, l’adeguamento di via Monte Cadria approvato
in giunta il 21 ottobre 2009; la variante al Prg del 24 novembre 2009,
e soprattutto l’emendamento presentato dall’intero Consiglio sulle
opere a scomputo di oneri di urbanizzazione che“impose” ed impone al
costruttore di realizzare opere infrastrutturali anche al di fuori del
perimetro del costruendo porto turistico. L’accordo di programma è
stato sottoscritto il 17 dicembre 2009 da Comune di Fiumicino, dalla Regione Lazio e dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Il 13 gennaio 2010 l’ultimo
atto formale, doppio, del Consiglio comunale di Fiumicino: la ratifica
dell’Accordo di Programma per l’approvazione delle varianti al Prg di
Fiumicino “Porto Turistico di Isola Sacra” e l’approvazione dello
schema di convenzione urbanistica. Il 4 febbraio 2010 la posa della prima pietra: i lavori hanno inizio.

LA TEMPISTICA DI REALIZZAZIONE
2010
Posa della prima pietra e dunque l’inizio dei lavori. Durante l’anno
sarà costruita la diga di sopraflutto e saranno dragati i fondali
marini. Già alla fine del primo anno potrebbero essere disponibili 200
posti barca.
2011 – Si andrà
avanti con la costruzione del cosiddetto Molo di Traiano, che comprende
anche il faro, la club house e servizi. Saranno realizzati i parcheggi
a raso. I posti barca disponibili dovrebbero salire a 750.
2012
E’ il momento delle banchine. Sarà completata la Banchina Adriana e la
Banchina Claudia. In più sarà completata la Darsena della Salute, il
Molo Claudio e saranno realizzati i parcheggi interrati. I posti barca
dovrebbero arrivare a 1050.
2013
Avanti con le banchine. Saranno realizzate la Banchina Augusta e la
Banchina Claudia, contemporaneamente al Molo Augusto. I posti barca?
1445: siamo a regime.
2014
I lavori per il porto in sé sono terminati, ma ci sono da rifinire i
punti verde, l’arredo urbano e la viabilità necessaria a far decollare
definitivamente l’opera.

ACQUA MARCIA, 140 ANNI DI STORIA
La
“Società dell’Acqua Pia Antica Marcia” nasce con il progetto di metà
Ottocento di riportare a Roma l’antica Acqua Marcia. L’acquedotto
Marciano, condotto a Roma nel 144 a.C. dal pretore Quintus Marcius Rex
e reputato per qualità delle acque il miglior approvvigionamento della
città, fu interrotto assieme agli altri condotti idrici durante
l’invasione dei Goti (537-538 d.C.). Da quel momento Roma rimase per
circa otto secoli priva di acque canalizzate. Nel 1868 la “Anglo Romana
Water Company”, in seguito “Società Anonima dell’Acqua Marcia” diventa
la Società dell’Acqua Pia Antica Marcia. Il nome volle essere un
tributo al Pontefice Pio IX, il cui intervento economico fu di
sostanziale importanza per la realizzazione dell’opera. Il 10 settembre
del 1870 il primo zampillo dell’Acqua Marcia sgorgò nell’ attuale
piazza della Repubblica. Con oltre 140 anni di storia l’Acqua Marcia
rappresenta oggi la più antica società immobiliare italiana. Dal 1994 è
presieduta dall’ing. Francesco B. Caltagirone.

Angelo Perfetti

Per saperne di più:

Acqua Pia Antica Marcia
http://www.acquamarcia.it/WebSite/projects.aspx?cid=2&lid=1

IP Iniziative Portuali
http://www.iniziativeportuali.it/progetto.htm?v_lingua=ITA&v_iss_web=0000000010012622471942896106