‘Formare per competere’: il progetto Eda entra nel vivo

Quattro eventi in dodici giornate per illustrare l’offerta formativa nel territorio dei Castelli Romani
Il Faro on line – ‘Formare per competere’. E’ questo lo slogan del progetto EdA (Educazione degli Adulti) emerso nel corso del convegno che si è svolto mercoledì nella sala degli Specchi del Comune di Frascati.
“L’obiettivo – ha spiegato Agostino Manni – è quello di svolgere attività di formazione privilegiando gli aspetti dell’apprendimento e aumentando le qualifiche professionali per reinserire nel mondo del lavoro gli adulti. E’ necessario valorizzare le capacità individuali – ha concluso Manni – per favorire una migliore collocazione”.
Durante l’incontro Maria Grazia Toppi, dirigente del Terzo settore e coordinatrice del progetto Eda ha illustrato i diversi approfondimenti predisposti dai docenti di Scienze della formazione dell’Università Roma Tre e Roma Uno: “Abbiamo previsto corsi di orientamento per nuove professionalità con dodici incontri-dibattito e oltre cento colloqui di valutazione al fine di rispondere alle disuguaglianze che caratterizzano l’accesso all’offerta formativaâ€.
In programma, dunque, quattro eventi spalmati in dodici giornate organizzati nel territorio dei Castelli Romani:
15-17 aprile Frascati – Scuderie Aldobrandini
22-24 aprile Ciampino – Casale dei Monaci
13-15 maggio Genzano – Sede consorzio vini doc
27-29 maggio Velletri – Palazzo comunale
“Si tratta di una piattaforma – spiega l’assessore alle Politiche culturali ed educative, Armanda Tavani – che permetterà un potenziamento dei settori produttivi locali in termini economici. Una rete che offrirà uno strumento valido a tutti i cittadini”.
Il sistema EdA, che il 15 aprile si accinge ad entrare nella fase esecutiva, intende proporre, un’iniziativa che sia di stimolo e di supporto allo sviluppo dell’integrazione locale. Concetto, messo in evidenza nel corso di un intervento, da Franco Silvestri (Cisl): “E’ necessario ottimizzare le energie dei vari attori protagonisti superando i limiti della territorialità e stimolare una politica locale di integrazioneâ€.
Riccardo Ragozzini