‘Perché mi sono dimessa? Poca chiarezza nel bilancio di gestione’

14 aprile 2010 | 13:55
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‘Perché mi sono dimessa? Poca chiarezza nel bilancio di gestione’

La replica di Rita Serino al direttivo del centro anziani: ‘La mia è solo una critica sulla redazione del documento’

Il Faro on line – “Le mie dimissioni non hanno nulla  a che fare con il Comitato di quartiere, ma riguardano il disaccordo con l’operato del Comitato di gestione del centro anziani impegnato nella elaborazione del consuntivo del 2009”. E’ la replica di Rita Serino (nella foto) al Presidente ed ai componenti del Comitato di gestione come già precisato in una lettera protocollata al Comune di Ardea. Nella risposta la Serino entra nel merito della questione e tiene a fare chiarezza: “Non sono mai state espresse frasi come: ‘errori sostanziali’ o come ‘appropriazione indebita e truffa’. E, per quanto riguarda ‘la competenza secondo i propri limiti’, tengo a precisare che, durante le varie riunioni, ho più volte avanzato delle proposte per rendere più chiaro e preciso il rendiconto: proposte a tutt’oggi non accettate”.

“Nell’articolo – prosegue Serino – si fa riferimento ‘alla non specifica competenza commerciale degli errori di forma o di stesura’, mentre correttamente si sarebbe dovuto parlare di non specifica competenza amministrativa”o meglio contabile, visto che il commercio nel Centro anziani non ci dovrebbe essere”.

Serino ribadisce come le motivazioni che l’hanno indotta alle dimissioni siano state dettate da ragioni personali nel senso che la stessa non riteneva “sufficientemente chiaro ed intelligibile il bilancio di gestione approvato”. Si trattava, cioè, di una critica sulla forma di redazione del bilancio. “Del resto – spiega – non si dimentichi che la redazione di un bilancio, di qualsivoglia ente sia, deve avvenire secondo le indicazioni ed i criteri stabiliti dalla legge”.

“Tale personale opinione – conclude – non conduce affatto a pensare a ‘chissà quali reati commessi in fase di stesura del rendiconto di gestione’. Del resto non può neppure sfuggire che un conto sono le reali motivazioni delle dimissioni, altro è l’esercizio del diritto di cronaca e altro ancora è il pensiero personale del direttivo del Centro anziani”.
R.R.