Occupazione, dipendenti della Fiumicino Servizi in agitazione

15 aprile 2010 | 15:44
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Occupazione, dipendenti della Fiumicino Servizi in agitazione

La scadenza della proroga a giugno aumenta lo stato di incertezza. Atteso l’incontro con il Sindaco

Il Faro on line – Nell’attesa della data ufficiale del ‘funerale’ della Fiumicino Servizi, i dipendenti vivono giornalmente nella più totale incertezza. La proroga terminerà a giugno, cominciano ad arrivare le lettere di licenziamento e in questo scenario da deriva sociale tutti chiedono certezze.
“Il sindaco ci ha promesso di incontrarci la settimana prossima – raccontano i lavoratori – e ci attendiamo da lui le risposte che ha già anticipato in Consiglio Comunale di fronte ad alcuni di noi. Vogliamo delle garanzie sia per ciò che riguarda la riassunzione, sia per i contratti”.
Il sindaco Canapini lo scorso venerdì ha espressamente dichiarato che: “Nel bando ci sarà una clausola che obbligherà l’azienda che fornirà il servizio ad assumere tutti i dipendenti della Fiumicino Servizi”. Ma queste parole non bastano agli operatori ecologici, anche perché, sottolineano: “In Consiglio Comunale non potevamo rispondere, ora vogliamo concertare una soluzione ad hoc con l’amministrazione”.
La sciagura che si è abbattuta sulla società partecipazione comunale non è del tutto naturale, ci sono evidenti responsabilità: “Non riusciamo a capire – proseguono i lavoratori – perché le due amministrazioni non hanno avuto la volontà politica di risanare la società. D’altronde per Fiumicino è un valore: oltre ad appartenere in parte ai cittadini, aveva nel suo interno un organico tutto locale, e parte dei profitti rimanevano nelle casse comunali. Come si è arrivati al fallimento? E’ vero che il decreto Ronchi prevede che i contratti di servizio siano appaltati a società non miste, ma se fossero ad esempio vendute le quote qualche anno fa, si potevano forse appianare i debiti senza arrivare ad un epilogo del genere”.
L’estate alle porte e la scadenza della proroga a giugno creano ulteriore ansia. Si ipotizza un prolungamento, ma ancora non c’è nulla di certo. Tantomeno per quanto riguarda il bando, che è ancora in fase di preparazione. Almeno fino all’incontro con il sindaco, i lavoratori non hanno intenzione di mettere in atto azioni di protesta: “Molto dipenderà dagli esiti dell’incontro. Devono metterci per iscritto se i nostri contratti rimarranno invariati e cosa sarà di noi da giugno a dicembre, considerando anche il super-lavoro estivo. Se avremo le risposte che ci aspettiamo e che quindi ci garantiscano un futuro sereno, non sarà necessario farci sentire. In caso contrario – concludono -dovremo ragionare su come affrontare questi mesi, anche con manifestazioni e volantinaggi”.
Stefania Carlucci