‘Criminalità: serve un piano di illuminazione’

16 aprile 2010 | 00:59
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‘Criminalità: serve un piano di illuminazione’

Fiumicino – Angelo Caroccia (Udc): ‘Le ronde? Non è questa la via giusta’

Il Faro on line – “Serve un vero piano dell’illuminazione”. Il neo consigliere comunale dell’Udc, Angelo Caroccia, è tornato a chiederlo a gran voce soprattutto alla luce “degli ultimi eventi criminali che si sono verificati nel nostro Comune”.
“Sono in piena sintonia con il presidente della commissione lavori pubblici, Salvatore Miele – ha sottolineato Caroccia – che ha subito calendarizzato una serie di commissioni per stilare un nuovo piano e la messa in sicurezza delle strade di Fiumicino, non appena il contenzioso tra la ditta che ha vinto l’appalto e l’amministrazione sarà risolto”.
“Il nuovo progetto – ha continuato il consigliere dell’Udc – deve tener conto delle zone dove nelle ore notturne si verifica il maggior numero di furti in appartamento e di auto. Penso a via Passo Buole, via Trincea delle Frasche, via Valderoa, via Foscolo Montini e traverse. Senza tralasciare le zone di Maccarese e di Passo della Sentinella dove in queste ultimi periodi, anche a causa dell’apertura del cantiere del nuovo porto turistico c’è stato un aumento sostenuto del traffico veicolare, creando problemi agli abitanti del comprensorio”.
Caroccia ha anche aggiunto che “le somme stanziate dall’amministrazione per gli impianti di illuminazione pubblica dovranno essere spesi per le zone più vecchie evitando di intervenire con soldi pubblici nei comparti o nei nuovo insediamenti fatti realizzati dai costruttori amici. Secondo me solo un serio piano dell’illuminazione insieme a un implemento delle forze dell’ordine sul territorio potrà mettere fine ai continui episodi di microcriminalità che ci martoriano”.
In merito alle ronde il consigliere afferma: “In questo modo si dichiara la sconfitta dello Stato. Avallandole si rischia che qualche testa calda possa commettere delle leggerezze, non è questa la via. Bene ha fatto il sindaco a scrivere al prefetto sollecitando la convocazione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica”.