Le ruspe si abbattono su Passo della Sentinella

26 aprile 2010 | 20:20
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Le ruspe si abbattono su Passo della Sentinella

Fiumicino – La residente: ‘C’è una causa in corso e non mi hanno fatto prendere nemmeno le mie cose’. Il sindaco: ‘La casa era abusiva: è la prassi’

Il Faro on line – C’è agitazione al Passo della Sentinella. Stavolta non è il maltempo a creare nervosismo, ma la demolizione di un’abitazione che si trova lungo la strada che da il nome all’intera area. Una casa abitata da una donna che ora si ritrova disperata, senza un’alternativa.
“Nel 2009 era stata notificata la demolizione – spiega Alessandra Madonìa, sorella di Iliana, proprietaria della casa – ma c’è ancora una causa aperta presso il Tribunale di Civitavecchia. Mia sorella paga regolarmente le utenze, seppur non sia riuscita ad ottenere la residenza. Ciò che più ci sconvolge è il fatto che non le sia stato concesso di entrare per prendere le sue cose”.
Nell’auto solo un paio di borse che i vigili le hanno consegnato, con dentro appena il necessario. Il resto le sarà restituito in seguito. “Ma – prosegue Madonìa – all’interno ci sono anche cose di valore. Non capiamo questo metodo brutale, d’altronde si ha a che fare con la vita delle persone. Chi non ha la possibilità di acquistare una casa cosa deve fare? A 400 metri da qui vengono dati permessi per costruire depositi. Perché hanno deciso di demolire un’abitazione? E perché solo questa, vista la condizione comune a tutte le case del comprensorio?”
L’ordinanza è arrivata senza preavviso. L’unica avvisaglia, ricorda Alessandra Madonìa: “Riguarda un episodio di circa otto giorni fa. I vigili sono passati per scattare fotografie, annotando poi che la casa era abitata. Oggi sono tornati con le peggiori intenzioni, senza preavviso e senza alternative. Ora mia sorella non ha più una casa e non gli è stato fornito un alloggio temporaneo. Che paese è questo?”.
I vigili non hanno permesso a nessuno di poter entrare, ma all’esterno un piccolo gruppo di cittadini è intervenuta per capire cosa stava accadendo. Gli umori pessimi spingevano molti ad ipotizzare altro: “Cos’altro ha in mente l’amministrazione dopo questa azione?” Si chiede un uomo anziano che ricorda le battaglie fatte per tenersi stretta la sua casa. “Abbiamo speso soldi per le nostre abitazioni – urla un altro residente della zona – e ora che vogliono farci? Mandarci tutti via? Con quali alternative?”
L’amministrazione da parte sua, e per voce del sindaco Mario Canapini giustifica così l’intervento: “Si trattava di una casa abusiva, costruita lo scorso anno, abbiamo seguito semplicemente la prassi”.
Stefania Carlucci