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Da Leoncillo a Consagra al Museo Manzù

Ardea - Il 30 aprile a partire dalle ore 17.30

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Il Faro on line – Penultimo appuntamento dedicato alla storia della scultura italiana della prima metà del novecento, in cui si affronta la tematica dello scontro tra arte figurativa e arte astratta, che caratterizzò le vicende della cultura italiana nel biennio 1947-48, anni in cui i riflessi drammatici della guerra erano ancora presenti, ma in cui ancor più si venivano a porre le basi di un drastico cambiamento esistenziale, che traeva spunto anche dai nuovi codici di comunicazione e di scambio semantico. La tradizione della scultura italiana è portata avanti da personaggi come Manzù; per contro, l’innovazione moderata, nel recupero dell’avanguardia storica del cubismo, è rappresentata da artisti come Marino Marini, Pericle Fazzini, Leoncillo Leonardi; il cambiamento drastico è proposto, sulla scia della strada indicata da Fontana e Melotti negli anni trenta, da Pietro Consagra e dal  gruppo degli astrattisti di Forma 1. Ore 17.30.
Ore 18.30, continuano gli incontri di Arte della Memoria, incentrati su tematiche riguardanti la storia e la vita del territorio ( si ricorda la recentissima pubblicazione della  guida su Ardea, di Auletta-Zuccarello,  presentata in Raccolta il 24 aprile u.s.).

Scultura italiana del Novecento
Il dopoguerra tra realismo e astrazione: da Leoncillo a Consagra
Marcella Cossu
30 aprile ore 17.30

L’Arte della Memoria
Giosuè Auletta e Michele Zuccarello
30 aprile ore 18.30

Direzione scientifica : Marcella Cossu
Direzione tecnica : Arch. Alessandro Maria Liguori
Manutenzione: Calogero Incardona     
Organizzazione eventi: Marco Poma

Coordinamento didattico: Giosuè Auletta, Michele Zuccarello    

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