Formazione per gli adulti: analisi della domanda e dell’offerta

29 aprile 2010 | 01:14
Share0
Formazione per gli adulti: analisi della domanda e dell’offerta

Il Faro on line – Obiettivi della ricerca, istruzione, costruzione e
benchmarking del sistema EdA in Italia e in Europa. Sono questi alcuni
dei temi affrontati durante il corso di formazione rivolto agli
operatori del sub-ambito 2 che ha visto la partecipazione di dipendenti
comunali e di operatori dei centri per l’impiego, dei centri servizi
immigrati e dei centri di orientamento al lavoro dell’area interessata.

I
corsi coordinati dalla dottoressa Giusi Miccoli (nella foto) si sono svolti a Riano,
presso l’Aula Consiliare del Comune in Largo Montechiara, 1, per i
Comuni del sub-ambito 2 (Anguillara, Bracciano, Campagnano, Manziana e
Morlupo)  

Gli obiettivi
della ricerca

Il Comitato Locale 6 ha avviato il progetto
“La Rete delle Opportunità” al fine di realizzare l’analisi della
domanda e dell’offerta di formazione sul territorio
L’Ambito 6 si
estende per un’area molto vasta con caratteristiche economiche,
demografiche e culturali diverse. Il territorio, composto da ben 29
comuni della Provincia di Roma, è stato distinto in due sub-ambiti.
Il
sub-ambito 1 è composto dai comuni di Allumiere, Cerveteri,
Civitavecchia, Fiumicino, Ladispoli, Santa Marinella e Tolfa.
Nel
sub-ambito 2 sono presenti i comuni di: Anguillara Sabazia, Bracciano,
Campagnano di Roma, Canale Monterano, Capena, Castelnuovo di Porto,
Civitella S. Paolo, Fiano Romano, Filacciano, Formello, Magliano Romano,
Manziana, Mazzano Romano, Morlupo, Nazzano, Ponzano Romano, Riano,
Rignano Flaminio, Sacrofano, Sant’Oreste, Torrita Tiberina e Trevignano
Romano. Nel sub-ambito 1 invece ci sono i comuni di: Allumiere,
Civitavecchia, Cerveteri, Fiumicino, Ladispoli, Santa Marinella. Tolfa.
L’indagine
sul sub-ambito 2 ha permesso di conoscere le varie dimensioni dell’EdA e
i molteplici soggetti che operano in un territorio vasto e
diversificato. L’analisi dettagliata della domanda e dell’offerta di
istruzione e formazione sul territorio è funzionale alle istituzioni per
individuare le linee strategiche e programmare le attività specifiche.
Il
Progetto “ La Rete delle Opportunità” focalizza gli obiettivi sul life
long learning dei cittadini dell’Ambito 6, cercando di facilitare
l’esercizio del diritto personale all’istruzione e alla formazione. Ogni
individuo, infatti, deve avere le opportunità di sviluppo intellettuale
e deve poter modificare e migliorare le proprie condizioni di vita.
Questo orientamento consente di puntare sulla valorizzazione delle
risorse umane, intesa sia come diritto individuale che come necessità
sociale per la crescita e lo sviluppo del territorio.
In questo
contesto il Comitato dell’Ambito 6 si rivolge alle categorie
svantaggiate, alle donne e agli immigrati, cercando di soddisfare le
politiche tese all’occupabilità, all’adattabilità e all’inclusione
sociale. Si rivolge anche ai giovani a rischio abbandono scolastico e ai
soggetti in progressiva emarginazione sociale, sviluppando azioni
specifiche orientate al reintegro nei sistemi di istruzione e formazione
e nella società.
In particolare, la rilevazione dei fabbisogni dei
cittadini dovrà consentire di soddisfare necessità di diverso tipo:
acquisizione di un titolo di studio, conseguimento di saperi funzionali,
esigenza di formazione professionale finalizzata all’occupazione e/o al
mantenimento del posto di lavoro, fruizione di prodotti culturali. Al
fine di intervenire a sostegno dell’individuo è necessario integrare i
servizi formativi con le politiche per l’impiego.
Inoltre, è stato
fondamentale analizzare il contesto economico e la struttura demografica
al fine di descrivere i fenomeni socio-economici ed evidenziare le
differenze nazionali, regionali, provinciali e territoriali. Indagare le
specificità consente di verificare quali sono le peculiarità del
territorio e offre importanti indicazioni per la programmazione politica
e l’elaborazione di strategie di intervento. L’analisi del contesto
economico, in termini di settori produttivi, specializzazione
produttiva, trend di crescita e sviluppo, occupazione e disoccupazione,
aiuta a capire quale può essere l’andamento occupazionale e quindi in
quale ambiti sono richiesti determinati profili professionali.
Inoltre,
indagare la domanda potenziale consente di rilevare i bisogni espressi
ed emergenti, i fabbisogni professionali e formativi dei destinatari
della formazione. Questo tipo di impostazione consente di effettuare sia
l’analisi della domanda di formazione che la diagnosi dei bisogni,
esplorando i fabbisogni educativi, socio-culturali, formativi e
professionali. La rilevazione delle conoscenze e competenze possedute
dai futuri partecipanti è importante per definire gli obiettivi finali
del corso di formazione e misurare la distanza rispetto al modello
prospettato dal committente. Inoltre, l’analisi dell’offerta di
istruzione e formazione consente di individuare in quali ambiti la
domanda risulta già soddisfatta e dove invece è opportuno progettare
ex-novo iniziative formative appropriate per specifici gruppi di
destinatari.
L’elaborazione dei dati relativi al contesto alla
domanda e all’offerta di formazione permette così di definire un piano
di intervento con finalità strategiche e operative che coinvolge i
diversi operatori del sistema EdA e individua le specifiche competenze.

La costruzione del sistema EdA

Il
Comitato Locale dell’Ambito 6 ha l’obiettivo di alimentare l’incontro
tra domanda e offerta di educazione degli adulti, privilegiando le
necessità espresse dall’utenza e quindi progettando azioni formative in
linea con tali necessità.
Il ruolo del Comitato deve essere quello di
coinvolgere i vari attori presenti, dando giusto peso alle diverse
istanze che provengono dai territori e coinvolgendo tutti i soggetti
operativi nell’educazione degli adulti. La finalità strategica consiste
nell’incentivare la creazione di un sistema integrato composto da
scuola, mondo del lavoro ed istituzioni del territorio, proprio ai fini
dell’incontro tra domanda e offerta.
Per questo motivo il Comitato
Locale svolge una funzione di mediazione e concertazione fra gli attori
della rete locale, composta dalle istituzioni del mondo dell’istruzione,
dalle organizzazioni di formazione, dai soggetti che operano nei
servizi per l’impiego dalla associazioni.
La rete del sistema EdA nel
suo complesso è costituita da una complessità di agenti formativi, tra
cui:

il Sistema scolastico
il Sistema regionale della
formazione professionale
il Servizi per l’impiego
le Reti civiche
le
Infrastrutture culturali
le Imprese
le Associazioni
l’Università
il
P.R.A.P (Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria).

Tali
soggetti possono dar vita congiuntamente a forme associative anche a
carattere consortile per la gestione di programmi e progetti comuni. In
questa cornice un ruolo determinante (anche se non esclusivo) è svolto
dai Centri Territoriali Permanenti (Ctp).
La diversificazione dei
territori e la molteplicità degli attori locali indicano la necessita di
sviluppare un progetto in cui indicare le priorità di intervento e le
risorse disponibili (economiche, umane, tecnologiche) al fine di offrire
servizi formativi e informativi integrati che tutelino tutti i
cittadini residenti.
L’individuazione delle linee strategiche e delle
soluzioni operative si basa sull’analisi dell’incrocio tra domanda e
offerta e sull’individuazione delle aree coperte e delle lacune del
sistema formativo nel sub-ambito 2.

Benchmarking del sistema EdA in Italia e in Europa

Nelle
giornate di formazione sono state analizzate le principali esperienze
di EdA realizzate a livello regionale, nazionale e internazionale. Il
benchmarking delle best practices ha permesso di individuare le
strategie progettuali, la rete attivata, i sistemi di governance, i
punti di forza e di debolezza.

L’istruzione

Per
una corretta descrizione delle caratteristiche del territorio della
Provincia di Roma, riveste particolare importanza l’analisi della
popolazione dal punto di vista dell’istruzione e della scolarizzazione
delle persone. L’analisi di questi argomenti nella seconda giornata di
formazione ha permesso di illustrare un quadro complessivo del grado di
istruzione della popolazione e in particolare gli indici del livello di
scolarizzazione, quelli del conseguimento dei titoli e dell’abbandono
scolastico. Sono aspetti fondamentali e punto di partenza per
comprendere l’articolazione del sistema di domanda e offerta educativa
sul territorio.
Il rapporto tra le persone in possesso di un diploma
di scuola media superiore con la popolazione di età superiore ai 19 anni
ci dà l’indice di scolarità di ogni comune e, al 31 dicembre 2008, nel
nostro territorio di riferimento possiamo osservare che la media di
diplomati nel sub-ambito 2 è leggermente superiore ai valori del
contiguo sub-ambito 1, e dell’Ambito 6 in generale, pur rimanendo di
circa 8 punti percentuali inferiore rispetto a quelli dell’intera
provincia. I valori oscillano tra il 23,99 di Ponzano Romano e il 51,40
di Sacrofano.
Prendendo in considerazione l’indice di conseguimento
del diploma superiore, titolo che può garantire un livello di istruzione
medio-alto sufficiente in alcune realtà socio-economiche a trovare un
posto di lavoro, il 32% della popolazione residente nel territorio ne è
in possesso, che unito al numero di laureati determinano il 40% della
popolazione in possesso di un titolo di studio superiore, mentre tra il
restante 60% bisogna considerare un 10% di persone che non possiede
nessun titolo di studio e, in alcuni casi, è addirittura analfabeta.