La Bandiera Blu torna a sventolare sulla città di Anzio

11 maggio 2010 | 18:13
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La Bandiera Blu torna a sventolare sulla città di Anzio

Bruschini: ‘Obiettivo raggiunto curando ogni aspetto, dal mare, al verde e alla raccolta differenziata’

Il Faro on line – Anzio si riprende la corona. E’ tornata dopo tre anni la Bandiera Blu, ad incoronare la città del litorale – unica nella Provincia di Roma – come eccellenza della Regione, insieme ai sempreverdi Sperlonga, Gaeta, Sabaudia e Circeo.
“Abbiamo lavorato molto per ottenere questo importante risultato – ha dichiarato il sindaco Luciano Bruschini – Abbiamo curato ogni aspetto per poter raggiungere questo obiettivo, dal mare, al verde e alla raccolta differenziata, che fra pochi mesi sarà porta a porta. Puntiamo ad essere un comune modello investendo sul mare e quindi sul turismo. E’ importante sottolineare – ha proseguito Bruschini – a conferma dell’ottimo funzionamento degli impianti di depurazione e della qualità dei servizi offerti alla cittadinanza, come i prelievi effettuati dagli organi competenti hanno confermato la qualità delle nostre acque e la balneabilità del mare di Anzio che, con i suoi quattordici chilometri di costa, risulta il più appetibile della Provincia”.
La cerimonia di consegna delle Bandiere Blu si è svolta nella sede della Regione Lazio, alla presenza della Fee Italia – la Ong internazionale che promuove questo evento – e di varie personalità che collaborano al progetto che ormai da ventiquattro anni è un appuntamento fisso per i comuni che puntano alla valorizzazione del territorio. Nel 2010 hanno ottenuto l’ambito riconoscimento 117 comuni e 61 approdi turistici. Il criterio con il quale vengono selezionate le località non si basa solamente sulla qualità della acque, ma, come spiega Carla Creo, ricercatrice Enea e operatore del programma Bandiera Blu, anche agli standard di tutela ambientale: “Tra i requisiti necessari ci sono anche quelli che devono necessariamente rispettare degli standard minimi per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, la presenza di aree pedonali e piste ciclabili, corsi di educazione ambientale. Bandiera Blu risulta essere uno strumento primario per le località costiere impostato principalmente sulla sinergia tra qualità ambientale della località, quella dei servizi in spiaggia e delle strutture ricettive”.
Stessa opinione per il segretario generale della Fee Italia, Claudio Mazza: “Anche per il 2010 possiamo annunciare con soddisfazione un incremento di Bandiere Blu, ben 117, quattro in più della passata edizione, a dimostrazione di un impegno crescente da parte delle località turistiche marine. La sempre maggior pressione del turismo sul patrimonio ambientale impone ai comuni di affrontare sempre nuove sfide per migliorare i propri standard di qualità orientando tutti i propri impegni in chiave di sostenibilità”.
Presenti alla premiazione, oltre ai comuni che hanno ricevuto la “Bandiera Blu”, anche i partner della Fee Italia, che lavorano attivamente a fianco dell’organizzazione: il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo della Presidenza del Consiglio, il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Comando Carabinieri per la tutela dell’Ambiente, il Comando Generale del Corpo Capitanerie di Porto, l’Ispra, L’enea, Il Cobat, Enel Sole, Fiba e Sib.
La soddisfazione per Anzio quindi, è davvero grande, e a sottolinearlo è l’assessore alle Politiche Ambientali e Sanitarie, Patrizio Placidi: “La Bandiera Blu rappresenta un importantissimo riconoscimento all’impegno profuso nella raccolta differenziata, passata dall’1% al 17%, nella tutela dell’ambiente, nei progetti di educazione ambientale della cittadinanza e nell’attenzione rivolta ai diversamente abili ed al loro accesso alle spiagge del nostro litorale”.
Il sindaco Bruschini è doppiamente soddisfatto: “Oltre che per l’eccellente lavoro svolto dall’amministrazione, ci siamo presi anche una piccola rivincita nei confronti di Legambiente, che  voleva regalarci la bandiera nera a causa del porto che stiamo costruendo. In realtà la stessa associazione con la giunta regionale di centrosinistra era favorevole al nostro progetto giudicandolo compatibile con l’ambiente. Per noi anche il porto sarà motivo d’orgoglio, abbiamo infatti creato una Spa al 70% di proprietà del comune, e che quindi ridistribuirà gli utili direttamente a noi, in modo da poterli reinvestire per migliorare ancora il nostro territorio”.
Stefania Carlucci