Legambiente: ‘Mappa delle Bandiere blu poco credibile’

13 maggio 2010 | 00:58
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Legambiente: ‘Mappa delle Bandiere blu poco credibile’

Critiche alla classifica della Fee. Venneri: ‘Per Anzio avevamo previsto la bocciatura’

Il Faro on line – “Mi riesce difficile immaginare che la mappa disegnata dalle Bandiere Blu (diciassette località in Liguria e appena due spiagge nella regione Sardegna) sia una mappa credibile per chi ama il mare”. Lo dice, parlando a Cnr media, Sebastiano Venneri, vice presidente nazionale di Legambiente, a proposito della classifica sul mare pulito stilata dalla Fondazione per
l’educazione ambientale (Fee). Premiata quest’anno anche la spiaggia di Anzio, in Lazio, alla quale Legambiente sembra volesse assegnare la Bandiera Nera. “Anzio non è l’unico caso. – nota Venneri – Penso ad alcune località in Abruzzo, alle quali in passato abbiamo attribuito una bandiera nera, per esempio Fossacesia e San Salvo”.
“Ci sono secondo me due pietre di inciampo sulla vicenda delle Bandiere Blu – prosegue Venneri – una è rappresentata dal fatto che si tratta di auto-candidature: quindi non viene passato in rassegna l’intero territorio nazionale, ma solo le località che rispondono al questionario mandato dalla Fee”.
“C’è poi un secondo problema ancora più grave: per entrare nel novero delle località candidate della Fee bisogna effettuare almeno due prelievi al mese sulle acque di balneazione; c’è però una legge italiana che permette alle località più pulite (quelle che per due anni non hanno fatto registrare valori di inquinamento significativi) di effettuare un solo prelievo al mese. E sono tante località, per un totale di circa 2.000 chilometri di costa italiana. Sono i chilometri di costa più puliti, che usufruiscono di questa legge (che permette anche di risparmiare quattrini, dato che i prelievi costano), a non poter accedere al riconoscimento della Bandiera Blu. È un paradosso, nel senso che le migliori località dal punto di vista della qualità delle acque poi non possono ottenere la Bandiera Blu dalla Fee perchè effettuano un solo prelievo, come prevede la legge, e non due, come vorrebbe la Fee”.