Anzio, ex sindaco condannato dalla Corte dei Conti

15 maggio 2010 | 16:57
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Anzio, ex sindaco condannato dalla Corte dei Conti

La replica di De Angelis: ‘Sono amareggiato, ma ricorreremo. E’ una macchia che non meritiamo’

Il Faro on line – “È una macchia che non meritiamo, dieci anni di buona amministrazione non possono essere riassunti in sentenze della Corte dei conti che contestiamo e contro le quali ricorreremo in ogni sede possibile”. Così in una nota il senatore Candido De Angelis (nella foto), ex sindaco di Anzio, “in merito alle decisioni della seconda sezione di appello e della sezione giurisdizionale del Lazio della magistratura contabile che condannano lui e altri amministratori a rifondere il Comune”. “Sulla vicenda degli affitti dei locali valutiamo la ricusazione perché a nostro parere non si tiene conto di alcune norme sui beni disponibili degli enti locali – dice il senatore – abbiamo visto e rivisto la legge, siamo certi di averla applicata e di aver fatto il bene del Comune che incassava 200 milioni di vecchie lire e dopo quella delibera ne incassò 700. La storia, del resto, è piena di errori giudiziari e per questo ricuseremo o andremo in Cassazione. Per quella sulle consulenze – aggiunge – faremo appello, si chiedevano danni per oltre 700.000 euro, si riconosce la validità delle consulenze stesse ma veniamo condannati per circa 70.000”.
“Sono amareggiato – aggiunge – perché queste sentenze lasciano un segno su un’amministrazione che in dieci anni ha risanato le casse del Comune. Vorrei ricordare che quando arrivai, nel ’98, non avevamo nemmeno i soldi per pagare le luminarie di Natale e i conti erano  bloccati”. Un’amministrazione che « ha ridotto l’Ici, ha fatto pagare le tariffe più basse nei servizi a domanda individuale, ha riorganizzato l’ufficio tributi facendo pagare tutti e scovando gli evasori, ha investito sulle opere pubbliche e i servizi sociali. Voglio ricordare che il mio ultimo mandato si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 3 milioni di euro e che grazie al fatto che abbiamo rispettato il patto di stabilità in modo virtuoso il Comune è stato premiato con la possibilità di spendere 500.000 euro in più. Questi sono fatti incontrovertibili, così come quello che vede il Comune di Anzio tra i pochi ad aver guadagnato dall’operazione sui derivati, mentre altrove si continua a perdere e non mi sembra che la Corte dei conti vada a controllare”.