‘Una gestione pubblica di qualità del servizio idrico è possibile’

6 agosto 2010 | 23:24
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‘Una gestione pubblica di qualità del servizio idrico è possibile’

Il sindaco di Tarquinia Mazzola commenta i risultati del Consorzio Medio Tirreno

Il Faro on line – “L’acqua è un bene comune per tutti e va sottratta dalle logiche del mercato. Una gestione pubblica di qualità del servizio idrico è possibile e lo dimostra l’amministrazione del commissario Franco Grassi”. Lo dichiara il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola in merito agli ottimi risultati ottenuti dal Consorzio Medio Tirreno. “Sono stati avviati una serie di interventi di ammodernamento della rete e, allo stesso tempo, di contenimento dei costi. – prosegue il primo cittadino – In merito al primo aspetto, alle sorgenti di Cavugliole, nel territorio del comune di Grotte di Castro, è stata riqualificata la centrale elettrica dell’impianto di prelevamento delle acque e sono state installare delle apparecchiature elettroniche, che ne verificano il corretto funzionamento. In località Fosso della Vite e sul fiume Mignone sono state sostituite le vecchie condutture, mentre a Borgata Aurelia è stato posizionato un misuratore della portata del flusso idrico, che segnala eventuali dispersioni tra Civitavecchia e Tarquinia. Al riguardo del secondo aspetto esiste un dato incontrovertibile: la riduzione del 30% nell’ultimo anno delle spese inserite nel bilancio”. Una gestione efficiente guarda anche al futuro, attraverso la programmazione. “Si sta lavorando anche in questo senso. – conclude il primo cittadino – Per il mese di agosto, in via sperimentale, è stata aumentata la portata della rete a 18 l/s che, se darà esiti positivi in termini economici e di miglioramento del servizio, verrà adottata in modo definitivo. Inoltre, il professore Giancarlo Presicci (incaricato della liquidazione delle infrastrutture del Consorzio Medio Tirreno), della facoltà di Architettura dell’università La Sapienza di Roma, presenterà nei prossimi mesi uno studio di fattibilità gratuito per potenziare l’acquedotto e renderlo autosufficiente dal punto di vista energetico, posizionando impianti fotovoltaici e turbine idrauliche. Ciò si tradurrà in minori costi e quindi in una bolletta meno cara per i cittadini, ricordando che già adesso il costo al metro cubo dell’acqua è di soli 21 centesimi di euro”.