Ormeggi sequestrati, il Comune a disposizione degli inquirenti

13 agosto 2010 | 15:27
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Ormeggi sequestrati, il Comune a disposizione degli inquirenti

Il sindaco De Meo: ‘Preoccupazione per le ripercussioni su attività che da anni chiedono la regolarizzazione’

Il Faro on line – In merito all’operazione della Guardia di Finanza di Formia che su disposizione dell’autorità giudiziaria ha portato al sequestro di diverse strutture nell’area degli ormeggi situati presso il canale di Sant’Anastasia, in attesa che la vicenda si chiarisca per via giudiziaria il Comune di Fondi – per quanto di sua competenza – è disponibile alla massima collaborazione nel merito ed ha già provveduto a chiedere il sostegno della Regione Lazio e della Provincia di Latina, nelle persone di Renata Polverini e di Armando Cusani, per individuare le soluzioni più idonee», dichiara il Sindaco di Fondi Salvatore De Meo (nella foto).
“Il trasferimento di competenze sui titoli concessori, che si protrae da circa trent’anni, non ha certo giovato ad una soluzione definitiva della questione. L’auspicio è che si possa giungere in tempi brevi ad un chiarimento complessivo sui molteplici aspetti di questa vicenda, che riguarda – lo ricordiamo – anche il sostentamento di numerose famiglie. Ferma restando l’autorevolezza del provvedimento, manifesto preoccupazione poiché esso avrà ripercussioni su attività per le quali da oltre un decennio sono in corso istanze di regolarizzazione che purtroppo hanno visto continue difficoltà a causa di ripetuti trasferimenti di competenze. E’ auspicabile che questo provvedimento, così come avvenuto in altri casi nella Regione Lazio, possa rappresentare l’atto iniziale e concreto di un percorso che veda tutte le istituzioni impegnate tangibilmente alla ricerca della vera soluzione del problema, con una contestuale organizzazione e disciplina delle attività in essere nel canale. Pertanto, in questa fase convulsa e delicata chiedo agli ormeggiatori di voler sospendere lo sciopero della fame in attesa di un celere chiarimento della questione”.