Escursionisti attenti, segnalati i sentieri sul promontorio

14 agosto 2010 | 17:03
Share0
Escursionisti attenti, segnalati i sentieri sul promontorio

I consigli del Corpo Forestale dello Stato per evitare di trovarsi in mezzo ai guai

Il Faro on line – A seguito del recente recupero da parte del Corpo Forestale dello Stato di due turisti stranieri smarriti in prossimità del picco di Circe sul Promontorio del Parco Nazionale del Circeo, gli uffiic competenti si sono attivati per evitare, per quanto possibile, il ripetersi di episodi del genere. “Nell’attesa di un rinnovo della segnaletica, peraltro presente, ma resa meno evidente dal tempo – afferma in una nota il Vice Questore Agg. For.le Alessandro Bettosi  –  sono stati accentuati con segnali supplementari i due sentieri più frequentati. L’obiettivo era quello di porsi nei panni di turisti meno esperti di escursioni, che con difficoltà riuscirebbero a decifrare quello che invece, per chi è abituato a passeggiate in montagna, potrebbe essere banale. Inoltre seguendo i percorsi tipici del Promontorio, con fitta vegetazione che si alterna a rocce e strapiombi, è tranquillizzante per chiunque trovare un segnale che testimonii il fatto di essere sulla strada giusta. Di fronte a possibili varianti dei due percorsi battuti, sono stati scelti sentieri o stradelli che coniugavano la miglior vista con la maggior sicurezza possibile.
Le varianti trovate in effetti erano frequenti. Questo fondamentalmente viene dato da due generi di fattori. Il primo, essenzialmente umano, è dovuto al fatto che talvolta gli escursionisti più esperti lasciano il sentiero per esplorare le vicinanze più interessanti. Questo crea una sorta di “sentiero aggiunto” che spesso finisce in zone aperte o su pareti o su dirupi. Le persone in grado di orientarsi possono agevolmente tornare indietro, ma i meno esperti di solito cercano alternative che spesso si rivelano senza uscita. Il secondo fattore è legato alla presenza degli animali che comunque usano tratturi aperti da loro stessi. Partendo dai sentieri principali ne creano altrettanti tangenti od ortogonali che possono sviare, anche perché il camminamento continuo di un cinghiale può essere agevolmente confuso con quello di un uomo. Non è infrequente che questi percorsi finiscano su crepacci, o comunque su passaggi praticabili da un animale selvatico, ma impossibili per un comune escursionista.
Inoltre è frequente trovare lungo i percorsi quanto rimane di vecchie carbonaie, con proprie stradicciole, oramai coperte dalla vegetazione, che comunque potrebbero trarre in inganno.
Il metodo utilizzato è molto semplice. Una macchia di colore che affianca, dove presente, la vecchia segnaletica. I colori scelti sono quelli già utilizzati negli anni ’70 per l’apertura di un sentiero sul crinale dal CAI, ente che ha sempre attivamente collaborato con il Corpo Forestale dello Stato. Il sentiero numero uno, che da Torre Paola percorrendo il crinale arriva al Picco di Circe, è stato segnato con il colore giallo. Sul sentiero numero due, che da Torre Paola arriva direttamente al Picco di Circe, è stato accentuato il colore rosso dove già presente, aumentando il numero dei segni presenti.
Come primo intervento sono stati scelti i due percorsi più frequentati e sicuramente più impegnativi. Le maggiori difficoltà non si riscontrano salendo da Torre Paola, ma scendendo, soprattutto nell’imboccare il sentiero numero due provenendo dal Picco di Circe. I segnali supplementari sono stati messi facendo in modo che siano visibili sia salendo sia scendendo, spesso arrivando ad avere la frequenza di uno ogni 30 – 40 metri dove il percorso potrebbe creare più dubbi. Proprio per un errore sull’imbocco in discesa del sentiero numero due si erano recentemente smarriti due turisti di Berlino, padre e figlio, la settimana scorsa, ma la cronologia agli atti di quest’ufficio riporta una decina di recuperi in due anni, tenendo conto che il promontorio è frequentato non solo d’estate. Analogamente anche due sentieri sull’Isola di Zannone hanno ricevuto un intervento simile, per quanto una presenza quasi costante del personale forestale scongiuri ogni spiacevole evento.  
Questo intervento straordinario  – conclude Bettosi – rientra nell’ottica di una maggiore vicinanza del Corpo Forestale dello Stato all’utenza, considerando che da sempre uno dei nostri obiettivi più edificanti è quello di garantire la sicurezza in zone rurali e montane”.