‘Gaeta, elaborare un piano commerciale’

2 settembre 2010 | 18:46
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‘Gaeta, elaborare un piano commerciale’

L’intervento del gruppo Donne del Pdl sui Mercati settimanali e rionali

Il Faro on line – Il mercato settimanale fa parte di quei riti a cui le donne gaetane non sanno rinunciare, vuoi perché la crisi ci ha posto davanti al grande problema di far quadrare i bilanci al centesimo e se si è attenti effettivamente un certo risparmio lo riscontriamo, vuoi perché molte di noi amano cercare e rovistare tra le bancarelle per trovare “l’occasione” di cui parlare alle amiche.
“Andare al mercato durante il periodo estivo è problematico. – spiegano le donne del Pdl – Soprattutto perché l’area del mercato settimanale si trova al centro della città e limitrofa alle spiaggia di Serapo. Tutti sanno il caos che si crea per i parcheggi. Le auto sembrano schegge impazzite che vanno da un lato all’altro del centro cittadino, nella vana speranza di trovare uno spazio adeguato alla sosta. Quest’anno poi abbiamo notato uno controllo insufficiente e sporadico della viabilità, con conseguenti code e disordine del traffico. E poi lo spiazzo della ‘stazione’ è diventato ormai un parcheggio ‘lunga sosta’ per tutti coloro che soggiornano nelle vicinanze. È quindi automatico e quasi obbligatorio servirsi del parcheggio a pagamento dell’ex Avir se non si vuole rinunciare alla spesa del mercoledì”.
“Del resto la situazione del commercio ambulante nella nostra città è un problema che va meglio affrontato. Nessuna amministrazione ha sentito l’esigenza di mettere ordine attraverso una struttura fissa, che preveda anche un mercato stabile odierno, con una collocazione diversa, oppure attraverso piccoli mercati rionali che vedano la partecipazioni di operatori locali”.
“Pensiamo che una delle priorità delle prossime classi dirigenti della nostra città sia proprio quella di elaborare un piano commerciale che preveda una delocalizzazione del mercato settimanale servito da idonei parcheggi e una nuova strutturazione del commercio ambulante che non deturpi più marciapiedi e strade della città, ma che sia collocato in aree attrezzate e eventualmente rionali. Anche nell’interesse degli stessi ambulanti”.