‘Consigli di quartiere: Raimondi batta un colpo’

4 settembre 2010 | 01:19
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‘Consigli di quartiere: Raimondi batta un colpo’

L’intervento del coordinatore cittadino Pdl Cristian Leccese

Il Faro on line – “L’Amministrazione Raimondi spieghi cosa intende fare sui Consigli di Quartiere di Gaeta. Non è ammissibile che nel suo faraonico programma elettorale dichiarava di voler puntare molto sugli organi di partecipazione popolare e poi, una volta alla guida della città, se ne sia dimenticato completamente. La triste storia degli organismi civici di quartiere risale al 2001 allorquando l’Amministrazione D’Amante deliberò la nascita di questi strumenti di partecipazione pubblica, poi sostenuti dall’Amministrazione di centrodestra, ed ora affossati dall’attuale maggioranza di governo cittadino”.
E’ quanto afferma Cristian Leccese (nella foto), coordinatore cittadino Pdl e spiega: “Forse per i raimondini meno si parla di politica meglio è. Quindi si è ben pensato di licenziare gli organismi di partecipazione popolare un po’ con la solita scusa della norma di rango superiore. Questa volta l’Amministrazione di sinistra si è nascosta dietro una disposizione della Legge Finanziaria dello Stato la quale abolisce le circoscrizione di decentramento amministrativo nelle città al di sotto di 100mila abitanti. Paragonando gli organi di partecipazione popolare ad organi di decentramento amministrativo la maggioranza raimondina ha di fatto chiuso l’esperienza positiva della consultazione e della partecipazione popolare di Gaeta alla vita politica della stessa città.
Non vorremmo entrare nuovamente in polemica con i solerti amministratori comunali di sinistra, ed evitare così ogni discussione su chi o cosa impedisce all’amministrazione Raimondi di mantenere soffocati i Consigli di Quartiere”.

“Il Ministero dell’Interno, – prosegue Leccese – debitamente chiamato in causa dall’attuale Amministrazione sull’interpretazione della Finanziaria e sull’applicazione agli organismi civici ha risposto ciò che era facilmente intuibile, e cioè che i Consigli di Quartiere, non essendo organi di decentramento amministrativo, possono tranquillamente avere modo di esistere. Anzi, il loro funzionamento è incentivato e promosso dalle stesse leggi nazionali e regionali che prevedono appositi fondi di finanziamento”.

“Allora? Perché l’Amministrazione non si pronuncia nel merito? I Consigli di Quartiere rappresentano un’ottima arma per la sensibilizzazione dei cittadini alla vita pubblica. Essi avvicinano alla cosa pubblica in modo disinteressato cittadini di diversa estrazione culturale, ideologica e politica, e rappresentano una vera e sincera forma di democrazia popolare. Possono fungere come sentinelle di allarme sul territorio e come organo di vigilanza sullo stato della città e dei suoi servizi. Certamente il Regolamento del 2001 è ormai obsoleto, e va cambiato, anche alla luce delle necessità maturate con la breve ma significativa esperienza degli organismi. Il Pdl, ormai da tempo, nutre fermamente tali opinioni, ed è interessato a dare nuova linfa a questi organismi”.

A tal proposito, la tecnostruttura del partito gaetano ha elaborato una timida bozza di revisione della regolamentazione dei Consigli di Quartiere, visionabile e scaricabile dal sito www.pdlgaeta.it.