L’Arcidiocesi di Gaeta saluta positivamente il campo estivo

8 settembre 2010 | 01:58
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L’Arcidiocesi di Gaeta saluta positivamente il campo estivo

‘Siamo cresciuti insieme ai ragazzi’

Il Faro on line – “Il mese di Agosto dedicato ai campi Gvs della nostra diocesi si è chiuso con il secondo turno dell’esperienza dei ragazzi di prima fascia che dal 22 al 27 agosto sono stati ospiti del villaggio San Francesco di Badia Prataglia in provincia di Arezzo.
Sono stati sei giorni di condivisione, riflessione, preghiera e divertimento”.
Racconta Simona Gionta che dopo una un viaggio di sei ore circa i ragazzi delle parrocchie di Santa Teresa D’Avila – Madonna del Carmine, Santa Maria di Fondi, San Michele Arcangelo di Itri, Santa Maria di Sperlonga, San Giuseppe Lavoratore di Formia e Regalità di Maria Santissima e San Pio X del Salto di Fondi hanno iniziato il loro cammino.
“Quest’anno la nostra diocesi ha accolto la richiesta della parrocchia Santa Maria dei Monti di Roma di far vivere a sette ragazzi guidata dal loro sacerdote/animatore don Federico un’esperienza di campo per provare con mano cosa è e cosa significa essere Azione Cattolica”.
Due realtà molto diverse, una città e una grande capitale, a contatto per diversi giorni, due modi di vivere la propria adolescenza molto diversi che dopo le difficoltà iniziali sono diventati una ricchezza per noi e per loro.
“Questo campo non ha soltanto lasciato qualcosa nel cuore e nella mente dei ragazzi ma ha fatto nascere l’AC in una parrocchia lontana dalle nostre ma unita nella grande famiglia della Chiesa. Sicuramente dovranno lavorare e pregare per far partire un progetto di associazione parrocchiale ma un seme è stato piantato e ci auguriamo dia i suoi frutti”.
Un’esperienza fatta di sorrisi, lacrime e nuovi volti sullo sfondo di un mondo che a volte i ragazzi si rifiutano di vivere e di conoscere.
Si è partiti il primo giorno dal mondo delle proprie comunità, da cui si parte e dove si è arrivati dopo un percorso umano e di fede. Il secondo giorno è stato il momento del mondo condiviso con qualcun altro: come vivo le relazioni, quali sono per me le più importanti in una società dominata dai social network e dalla comunicazione virtuale.
Il terzo il mondo della preghiera e di Dio con una mezza giornata dedicata al ritiro e al silenzio.
Il quarto il mondo visto dalle bellezze del creato con una lunga passeggiata tra le foreste del parco nazionale casentino per assaporare i colori, i rumori, le sfumature per ritornare l’ultimo giorno alla nostra comunità di partenza.
Il campo non è un punto di arrivo ma un momento forte per prendere degli impegni da spendere nella propria realtà quotidiana e nei propri gruppi”.
In tutte queste sfaccettature del mondo e della nostra vita i ragazzi hanno capito che “c’è di più…”, un più che va trovato e sperimentato.
“Grazie agli animatori che hanno speso tempo e passione, agli assistenti don Antonio Guglietta, don Federico, don Gianluigi Valente e soprattutto ai ragazzi che mettendosi in gioco e diventando grandi insieme possono rappresentare il futuro della nostra associazione”.