Buste di proiettili per la Questura

8 ottobre 2010 | 19:25
Share0
Buste di proiettili per la Questura

Minacce giunte anche al commissariato di Formia

Il Faro on line – Messaggi intimidatori ai vertici della polizia di Latina. Il questore Nicolò D’Angelo, il capo della squadra mobile Cristiano Tatarelli e due ispettori del commissariato di Formia hanno ricevuto una busta ciascuno contenente una pallottola ed un messaggio ‘Ti arriva questo’. Le quattro missive sono state recapitate negli uffici dei dirigenti l’agosto scorso, ma la notizia è trapelata solo in questi giorni a seguito di una serie di accertamenti disposti dagli investigatori. Le buste, della stessa fattura, sono state recapitate in momenti diversi ma solo in una c’era il messaggio intimidatorio: il proiettile di piccolo calibro faceva da corredo all’avvertimento di sangue. L’avvertimento potrebbe essere inserito nel contesto delle indagini avviate da diversi mesi in seguito ai fatti di sangue che si sono verificati lo scorso mese di gennaio ma al momento gli inquirenti non escludono alcuna pista.
 â€œLa nostra piena solidarietà al questore di Latina, Nicolò D’Angelo, e al capo della squadra mobile, Cristiano Tatarelli, vittime di un atto vile che non può che destare la nostra preoccupazione”. È quanto affermano in una nota congiunta Ivano Peduzzi e Fabio Nobile, rispettivamente capogruppo e consigliere della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio, commentando la notizia del recapito di buste contenenti proiettili presso la Questura di Latina. “E’ evidente –continuano- che non possono più bastare le prese di posizione e le condanne verbali. Le istituzioni, quella regionale in primis, devono intervenire in maniera decisa per contrastare il dilagare delle attività criminali nella provincia latinense ed in tutto il laziale”. “Finora –proseguono i consiglieri- la maggioranza regionale ha sepolto nel silenzio tutte le richieste volte a combattere il fenomeno della criminalità organizzata nel nostro territorio, lasciando emergere la volontà di lasciar le cose così come stanno”.
“Noi ci aspettiamo –concludono Peduzzi e Nobile- che questa tendenza venga invertita. Sia la stessa presidente Polverini a procedere nella costituzione della Regione Lazio come parte civile nel processo “Damasco2” che prenderà il via il 20 ottobre presso il  tribunale di Latina”.

“Esprimo tutta la mia solidarietà al questore D’Angelo, al capo della squadra mobile Tatarelli e ai due ispettori del commissariato di Formia” ha aggiunto anche l’assessore regionale Aldo Forte: “La minaccia dalla quale sono stati raggiunti è un chiaro segnale che la criminalità organizzata inizia a sentirsi alle corde nell’area pontina. D’altronde il record di beni confiscati alle mafie dagli organi ispettivi di Latina negli ultimi due anni, che ha superato ormai i 120 milioni di euro, così come l’altissimo numero di denunce e di arresti, ne è la prova”.
“L’arrivo del commissario D’Angelo – continua l’assessore Forte – ha rappresentato una svolta nella lotta alla criminalità nella nostra provincia. Dobbiamo dargli atto dei suoi successi che hanno aperto gli occhi anche a chi era convinto che sul nostro territorio non operasse una malavita organizzata. Purtroppo, oggi, sappiamo tutti che non è così, che al contrario pericolose organizzazioni mafiose hanno stretto un patto per spartirsi il controllo del territorio della provincia di Latina. Di fronte a tutto ciò, la politica e le istituzioni devono far quadrato intorno alle forze dell’ordine e contribuire nel concreto alla lotta alla criminalità organizzata. In tal senso, le prossime elezioni già potrebbero rappresentare un banco di prova. È bene che i partiti vigilino sulla composizione delle liste, per evitare che possano entrarne a far parte persone già condannate o personaggi che abbiano o abbiano avuto rapporti più o meno ambigui con le organizzazioni criminali. Il tutto a favore della legalità della rappresentanza. Anche perché – conclude l’assessore Forte – ne vale dello sviluppo del nostro territorio e, soprattutto, del futuro dei nostri concittadini”.