Omicidio a Maccarese, arrestato l’assassino

11 ottobre 2010 | 16:29
Share0
Omicidio a Maccarese, arrestato l’assassino

Lo colpisce più volte alla nuca con un tubo metallico e poi lo getta in un canale

Il Faro on line – Nell’ambito delle indagini connesse all’omicidio di Fabio Lorenzon, rinvenuto cadavere il 2 ottobre dello scorso anno a Fiumicino, in località Maccarese, in un’auto, in un canale di irrigazione del Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano con la testa fracassata, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Ostia hanno arrestato un amico della vittima, S.Z., cittadino italiano di 39 anni, ritenuto responsabile dell’efferato delitto.

L’uomo venne ucciso da un amico con sette colpi alla nuca per un debito di 50mila euro. A portare avanti le indagini i carabinieri del nucleo investigativo di Ostia che giorno dopo giorno hanno stretto il cerchio su un agricoltore di 39 anni residente a Maccarese. Questa, infatti, era stata l’ultima persona a incontrarlo. Da lì, una serie di interrogatori hanno fatto cadere il sospettato più volte in contraddizione. Alla fine a incastrarlo è stato il ritrovamento nel dicembre scorso dell’arma del delitto, un tubo metallico d’uso idraulico, abbandonato in un campo agricolo coltivato dall’arrestato.

L’omicidio, secondo gli investigatori, sarebbe avvenuto il 24 settembre 2009, giorno della scomparsa, in un terreno alle spalle dell’abitazione dell’arrestato. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che, dopo averlo ucciso, il cadavere sia stato caricato sul sedile posteriore dell’auto e trasportato fino a un canale d’irrigazione. La scoperta del cadavere è avvenuto in modo casuale otto giorni dopo quando il Consorzio, in vista delle piogge autunnali, aveva abbassato il livello dell’acqua nei canali.

L’arresto è avvenuto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Civitavecchia, Dott. Giovanni Giorgianni, su richiesta del PM Dott.ssa Margherita Pinto, sulla scorta dei gravi indizi di colpevolezza emersi nel corso delle complesse e articolate indagini concluse, dopo un anno, dai Carabinieri. L’uomo dovrà rispondere dell’accusa di omicidio premeditato. Il movente è da ricercare in un elevato debito che l’omicida aveva contratto con l’amico Fabio Lorenzon.