Nasce Generazione Italia, laboratorio di idee per i cittadini di Fiumicino

14 ottobre 2010 | 01:31
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Nasce Generazione Italia, laboratorio di idee per i cittadini di Fiumicino

Il Circolo, di cui è presidente Giovanni Pansieri, vuole essere un punto di riferimento nel comune costiero

Il Faro on line – “Generazione Italia può rappresentare un cuneo in questo addormentamento generale: vogliamo solo ed esclusivamente fare politica tra la gente e con la gente”. E’ con questo inequivocabile, determinato “biglietto da visita” che si presenta Giovanni Pansieri, responsabile nonché fondatore  del Circolo “Generazione Italia” di Fiumicino. Viabilità, sanità ed ambiente sono le priorità che Pansieri intende riportare all’attenzione sia della collettività sia degli amministratori. Senza tregua. Un ciclone che promette di movimentare la vita politica di Fiumicino. Il Circolo, nato appena un mese fa nel comune costiero, aderisce a Futuro e libertà, il gruppo di “dissidenti” che fanno riferimento al presidente della camera Gianfranco Fini che si è formalmente costituito in partito martedì 5 ottobre. Il neo presidente, reduce dall’incontro di sabato scorso sulla via Aurelia al quale hanno partecipato i responsabili dei Circoli del Lazio nonché i vertici Fli tra cui spiccavano Italo Bocchino, Bonfiglio, Paola Guerci e gli onorevoli Barbaro, Proietti Cosimi e Potito Salatto, tiene ancora una volta a ribadire “l’esigenza di dare spazio alle persone in un territorio dove erano fortemente radicati i sei, sette vecchi circoli del Movimento sociale e poi di Alleanza nazionale”.

Un’abitudine a “fare e vivere la politica” venuta meno con la PdL. “E’ da qui”, spiega ancora Pansieri, “dalla nascita del Popolo della libertà con il conseguente scioglimento dei circoli, cui sono subentrati quelli di Nuova Italia, che mi sono trovato con un’entità enorme e con una grande difficoltà di identificazione: problemi sia nella forma sia nella sostanza”.

Ed è per fare chiarezza sugli obiettivi di Generazione Italia, che al momento conta una ventina di iscritti che Pansieri racconta volentieri questa nuova avventura politica, rispondendo alle nostre domande.

Cosa è Generazione Italia e quali sono gli obiettivi?
“Vogliamo essere prima di tutto un laboratorio di idee e diventare un aggregatore rivolto a tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi per il territorio, con un’attenzione particolare ai giovani che non vogliono limitarsi a subire il futuro ma hanno il coraggio e la passione di immaginarlo e di costruirlo, invitandoli così ad essere protagonisti. In questo momento di addormentamento la nostra presenza sul territorio può interpretare adeguatamente le esigenze dei cittadini di discutere finalmente di politica e di avere a disposizione persone vicine a loro. E’ solo l’inizio: è il segnale che Fli sarà sempre più una realtà radicata nel comune di Fiumicino e poi anche a livello nazionale”.

Se è vero che la sinistra non esiste più, cosa deve fare la PdL per uscire dalla crisi?
“Si deve spicciare a fare le riforme”.

Come spiega questo attacco a Fini?
“Forse perché è un grande avversario. E poi perché ha portato nella maggioranza il 14% dei voti”.

Se Fli fosse al governo a Fiumicino, cosa fareste?     
“Interverremmo subito sulla viabilità, adeguando e mettendo in sicurezza le strade, quindi sulla sanità, premendo per realizzare almeno due posti di pronto soccorso visto che un attacco di appendicite a Testa di lepre può rivelarsi estremamente pericoloso. Poi ci occuperemmo di ambiente, inteso come puntuale raccolta dei rifiuti e pulizia a cominciare dal lungomare di Fregene e Maccarese dove esistono, peraltro, progetti di sistemazione mai attuati. Anzi, al riguardo, tutti questi progetti alla fine finiscono per costare soldi che potrebbero essere investiti altrimenti. Investiremmo inoltre sul turismo, contro il “mordi e fuggi” che porta sul nostro litorale turisti che arrivano per un giorno soltanto mancando strutture ricettive adeguate, al contrario di Rimini. Poi, tra le altre cose, vorrei riaprire  la pineta di Fregene che resta ancora chiusa al pubblico”.

Ma la maggioranza al governo di Fiumicino è impegnata su questi temi.    
“La maggioranza ne parla. Ma dopo tanto parlare bisognerebbe passare ai fatti. Per esempio, il piano di pulizia varato per l’estate che si è appena conclusa, anche se ben fatto, è partito in ritardo, alla metà di luglio”.

Possibilità di avere un rappresentante a via Portuense?
“Potrebbe accadere anche se al momento non abbiamo rappresentanti in comune e non essendoci scadenze elettorali prossime non posso dire nulla. Il nostro programma, il nostro progetto politico rimane dunque a livello di proposta”.

Come giudica il rapporto con l’amministrazione comunale?
“Adesso il dialogo è difficile: ci vedono come i figli di un traditore, nonché incapaci e non competenti ad affrontare le questioni politiche. Fare politica a Fiumicino è difficile. Noi ancora non ci siamo pronunciati ma prima o poi dovremo farlo, organizzando una manifestazione-evento per presentarci. Ciò che mi preme di far capire è che la nostra priorità non è quella di attaccare il Cavaliere bensì di lavorare per l’attuazione del programma che era alla base del PdL, nell’interesse della collettività“.

Ma questo impegno a cosa potrebbe, o dovrebbe portare?
“Potrebbe portare a far risorgere la destra sociale, che vorremmo rappresentare nel migliore dei modi”.
Maria Grazia Stella