‘Stagni di Ostia: che fine ha fatto la scuola materna?’

20 ottobre 2010 | 16:08
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‘Stagni di Ostia: che fine ha fatto la scuola materna?’

Davide Lucia: ‘Sembra sfumato il progetto di costruire un edificio scolastico a seguito del ritrovamento archeologico’

Il Faro on line – “Niente scuola materna né scavi archeologici a via Pericle Ducati, ad Ostia Antica”.
Mentre tutto è fermo ed i lavori al cantiere sono stati interrotti già dal mese di gennaio di quest’anno dopo il ritrovamento in zona di alcuni importanti reperti risalenti all’epoca romana, i cittadini si dichiarano indignati per il silenzio calato sulla vicenda.
“Dopo il grande scalpore suscitato dalla notizia del ritrovamento di reperti, i lavori si sono fermati ed il cantiere è stato chiuso senza alcuna guardiania”, spiega Davide Lucia. “inoltre”, “sfumato il progetto di costruire un edificio scolastico, vista l’importanza del ritrovamento, non si sta facendo nemmeno nulla per valorizzare l’area archeologica”. Naturalmente è da sottolineare l’importanza che avrebbe avuto questo tipo di opera per Stagni, quadrante della città strettamente legato ad Ostia Antica ed alla sua area archeologica. Nel frattempo, i cittadini chiedono che la scuola materna, un servizio primario che i residenti attendono da molti anni anche in virtù della crescita urbanistica del comprensorio, sia costruita altrove, liberando così l’area. “Ci ritroviamo senza scuola e  con un’ area che potrebbe godere di una forte attrattiva turistica se fosse valorizzata, ma che invece, stando così le cose, potrebbe diventare ben presto bersaglio dei vandali”. A lanciare l’allarme sulla anomala situazione che si era venuta a creare in via Pericle Ducati era stata nei giorni scorsi l’associazione culturale Severiana, che aveva sollecitato anche la realizzazione di una copertura in plexiglass per proteggere i reperti. Sfumata l’ipotesi di una copertura e considerato il silenzio attuale sulla possibilità che partano i lavori della materna, Barbara Storoni, responsabile cultura dell’associazione nonché vicepresidente, ha commentato con amarezza: “Un altro capolavoro dell’assurdo che solo nel nostro Paese abbiamo il privilegio di assistere: disperdere le mille preziose risorse culturali che offre il nostro territorio calpestando nello stesso tempo i più elementari diritti dei cittadini”.
Maria Grazia Stella