Vivisezione: il ‘No’ di CasaPound

22 ottobre 2010 | 15:51
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Vivisezione: il ‘No’ di CasaPound

Appeso sulla via del mare uno striscione di 20 metri

Il Faro on line – ‘Vivisezione vergogna europea’ è il testo dello striscione lungo oltre dieci metri comparso questa notte all’ingresso del sottopassaggio della via del Mare di Ostia. L’azione è stata messa in atto da CasaPound Italia, che si è schierata contro la direttiva sulla vivisezione approvata l’8 settembre scorso dal Parlamento Europeo.
“Una direttiva – ha spiegato Fabio Oliva, responsabile ambientale di Cpi sul litorale romano – che presentata come uno strumento per ridurre gli esperimenti sugli animali, permetterà, invece, di aggirare i limiti posti dalle precedenti normative, consentendo ad esempio di utilizzare più volte lo stesso animale anche in procedure che causano intenso dolore, sofferenza e angoscia; di sperimentare su cani e gatti e su animali selvatici anche in via d’estinzione, di eseguire toracotomie ed altre operazioni senza anestesia o analgesici; di sottoporre gli animali a test di stress psicologico e fisico come isolamento e nuoto forzato; di effettuare interventi invasivi a scopi didattici. CasaPound Italia – ha continuato Oliva – sostiene un antivivisezionismo di tipo scientifico. La medicina deve essere realmente tesa alla salute e al benessere dell’uomo, nel rispetto della dignità di ogni essere vivente. In questa direzione, è giusto promuovere tutte quelle metodologie e tecnologie alternative di ricerca come sistemi molecolari, test clinici epidemiologici e in vitro, simulazioni al computer e chip genetici”. Nelle scorse settimane il consiglio del XIII Municipio ha approvato all’unanimità la risoluzione per la protezione e la tutela degli animali utilizzati per fini scientifici o tecnologici.
“Siamo soddisfatti – ha dichiarato Luca Marsella, responsabile di CasaPound Italia sul litorale – che almeno sul nostro territorio, la politica si sia schierata contro questa vergogna e ci auguriamo che l’impegno della commissione ambiente, in primis del presidente Cristiano Rasi primo firmatario del documento, sia continuativo e serva almeno a muovere qualche coscienza. Siamo pronti da subito – ha concluso Marsella – a collaborare con l’amministrazione locale per individuare iniziative contro la vivisezione da attuare sul territorio”.