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Zaccai: ‘Rischio di essere rinviato a giudizio come pusher’

‘non sono preoccupato, convinto di essere riconosciuto estraneo ai fatti’

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Il Faro on line – “Alla data del odierna ho appreso dal mio legale di fiducia avvocato Domenico Stamato l’avvenuta conclusione delle indagini preliminari segnata dalla notifica del relativo avviso. Ho fondato motivo di ritenere che, in mancanza di una espressa richiesta di archiviazione, la volontà dell’accusa sarà quella di processarmi. Se questa previsione dovesse concretizzarsi a breve, affronterò il processo senza remore, presentandomi in Tribunale con la serenità di chi è innocente”.

E’ quanto riferisce Pier Paolo Zaccai in merito agli sviluppi processuali sulla vicenda che lo ha visto coinvolto la sera dello scorso 1 luglio.

“Ho motivo di pensare che l’accusa su cui sarò chiamato a rispondere sarà quindi quella di aver ceduto, più volte, cocaina a soggetti definiti, non certamente da me, come ‘clandestini pericolosi e senza fissa dimora’. Tutto ciò, paradossalmente, senza il rinvenimento all’esito delle tre perquisizioni effettuate, di un grammo di droga, senza che siano state indicate le circostanze di tempo e di luogo in cui si sarebbe consumato il reato di spaccio e senza la prova dell’effettiva conoscenza del loro accusato dimostrata magari da una telefonata sul mio tabulato telefonico in entrata o in uscita!”.

“Per questi motivi – prosegue Zaccai – dopo aver subito una sovraesposizione mediatica senza precedenti, non sono preoccupato per le mie conseguenze giudiziarie, convinto di essere riconosciuto estraneo ai fatti, ma per i normali ed onesti cittadini, che, senza precedenti penali ed incensurati, possano, d’improvviso, trovarsi coinvolti in pesanti vicende giudiziarie e ciò solo perché calunniati da persone estranee. In questo modo tutti possono finire sotto processo indipendentemente da un loro effettivo coinvolgimento”.

“Anzi il mio rinvio a giudizio, sarà l’occasione per rendere dichiarazioni spontanee, innanzi ad un Giudice terzo ed imparziale ovvero il designando G.U.P.,(Giudice per l’Udienza Preliminare) da cui potrà scaturire la necessaria integrazione delle indagini preliminari motivo sul quale insisterò. Materia di approfondimento, infatti, di cui non si fa cenno nel citato avviso giudiziario  e non considerata nelle indagini preliminari, sarà la grave aggressione patita, confermata dalla consulenza di un collegio peritale composto dai Prof. Maria Carlo Oddo, Osram Carella Prada, e Dino Tancredi e già depositata in Procura dai primi di settembre. L’elaborato medico legale, infatti, sconfessando, qualsiasi ipotesi di festino a base di droga ovvero qualsivoglia atto autolesionistico, ribadisce, in modo in equivoco, la tesi della selvaggia aggressione”.

“Pertanto, presenzierò sia all’udienza preliminare sia al processo dibattimentale che, tenendosi a porte aperte, ne consentirà a tutti una attiva partecipazione compreso quella del gruppo garantista sorto su facebook che conta più di 800 persone iscritte appartenenti, tra l’altro, a tutti gli schieramenti politici. Concludo affermando che, malgrado tutto, credo fermamente nelle Istituzioni, nella Giustizia e in chi l’amministra in nome del Popolo Italiano”.

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