Teme di essere tradito e picchia la moglie riducendola in fin di vita

26 ottobre 2010 | 18:38
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Teme di essere tradito e picchia la moglie riducendola in fin di vita

Arrestato dai carabinieri un rumeno di 32 anni

Il Faro on line – In preda ai fumi dell’alcool si sarebbe accanito contro la donna perché convinto della sua infedeltà. E’ quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di Fiumicino che hanno arrestato ieri mattina H.V. 46enne romeno nullafacente per aver ridotto in fin di vita la propria moglie, romena di 32 anni. La lite tra i coniugi si è svolta vicino a un capannone, nei pressi di un ippodromo in disuso adiacente a via Fontanile di Mezzaluna in località Breccia. I carabinieri
avvertiti alle 10 di ieri mattina da una segnalazione al 112, si sono recati sul posto, da dove alcuni testimoni avrebbero sentito diffondersi le urla di una donna, la stessa trovata dai militari distesa a terra in un campo vicino al capannone dietro una siepe sanguinante e priva di sensi.
La vittima è stata immediatamente trasferita presso l’ospedale San Camillo di Roma dove le è stato riscontrato un grave trauma cranico ed ematomi in varie parti del corpo. Nel frattempo altri
militari hanno ispezionato la zona e seguendo alcune tracce di sangue alle 10.30 circa di ieri mattina hanno trovato H.V. nascosto dentro un fienile adiacente al luogo del ritrovamento della donna, visibilmente alticcio e con le mani insanguinate. L’uomo, senza opporre resistenza, è stato condotto in caserma dove ha ammesso le sue colpe riferendo ai carabinieri di aver aggredito sua moglie per motivi di gelosia senza aggiungere altro. Solo in tarda serata la vittima è stata identificata grazie ad un altro sopralluogo nell’area del capannone dove sono stati rinvenuti i suoi documenti. L’uomo che in Romania aveva un’altre moglie e dei figli nelle prossime ore sarà interrogato nel carcere di Regina Coeli, dove si trova, ed è accusato di tentato omicidio.
I coniugi entrambi senza fissa dimora erano in Italia da circa un anno entrambi senza lavoro, solo H.V. faceva saltuari lavori come operaio, e vivevano presumibilmente nel capannone abbandonato, un tugurio, dove i militari hanno trovato materassi e vestiti. Al momento la donna ancora in pericolo di vita è in coma farmacologico.
(Fonte Omniroma)