Ica Food, protestano i lavoratori

28 ottobre 2010 | 14:39
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Ica Food, protestano i lavoratori

I sindacati: ‘Interinali al posto degli impiegati in mobilità’

Il Faro on line – “Nel mese di agosto, la Ica-Food di Pomezia, azienda leader nella produzione di patatine meglio conosciuta con il marchio Crick-Crock, ha aperto una procedura di mobilità per 17 lavoratori che, a seguito di un progetto di esternalizzazione che l’azienda vuole attuare rispetto alle attività del magazzino prodotto finito, risultano essere esuberi”. Così in una nota Luca Battistini, segretario genenerale della Flai-Cgil di Roma e del Lazio e Massimo Persiani, segretario della Uila-Uil di Pomezia. “Nel pieno della difficile trattativa che le organizzazioni sindacali stanno portando avanti con l’azienda – proseguono – accade che, rispetto alla proclamazione da parte di Flai e Uila, votata dai lavoratori in assemblea, dello stato di agitazione con una giornata di sciopero prevista per oggi, l’azienda ha svolto comunque le ttività produttive – nonostante allo sciopero abbiano aderito il 90% dei lavoratori – utilizzando lavoratori interinali”. “Questi comportamenti – dichiara Massimo Persiani della Uila-Uil – sono inaccettabili anche perché, con enorme senso di responsabilità, stiamo portando avanti una trattativa già di per sé molto complicata che riprenderà nel pomeriggio in Regione Lazio e che ci ha visti dal primo minuto schierati contro licenziamenti che non vengono da una situazione di crisi ma da un progetto dell’azienda di esternalizzazione”. “Non ci siamo opposti a priori all’esternalizzazione, infatti – precisa – ma abbiamo da subito sostenuto che i lavoratori coinvolti dovevano essere riassorbiti o ricollocati”. “E’ chiaro – prosegue Luca Battistini, segretario generale della Flai-Cgil di Roma e del Lazio – che questi comportamenti unilaterali dell’azienda complicano di molto la trattativa in essere e i rapporti con l’azienda stessa: non possiamo accettare che i lavoratori che decidono di protestare in maniera democratica, perdendo anche una giornata di retribuzione, vengano presi in giro e provocati fino al punto di fare la produzione con i lavoratori interinali, così come non possiamo accettare che l’azienda si arroghi il diritto di andare a fare un’assemblea direttamente con i lavoratori coinvolti nella procedura di mobilità, nella quale quale ci risulta siano state mosse accuse nei confronti delle organizzazioni sindacali”. “Se è questo il modello (retrogrado) di relazioni sindacali che l’azienda sta praticando (basato su decisioni unilaterali che niente hanno a che vedere con la correttezza e la democrazia e che purtroppo sempre più spesso albergano nel tessuto industriale nel nostro paese) – conclude Battistini – dovrà fare i conti con le organizzazioni sindacali e con la voglia di difendere i propri diritti che anche oggi i lavoratori della Ica-Food hanno manifestato”.