‘Base per intercettazioni, fare chiarezza’

2 febbraio 2011 | 00:05
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‘Base per intercettazioni, fare chiarezza’

Interrogazione dei radicali al Ministro della Difesa

Il Faro on line – Una rete riservata del Ris, il Reparto informazioni e sicurezza, per intercettazioni non autorizzate dalla magistratura di politici, giornalisti, industriali, ambasciatori, poliziotti, carabinieri e finanzieri. Una struttura con base a Cerveteri, a una quarantina di chilometri da Roma. La denuncia è della componente radicale del Pd, che ha presentato un’interrogazione al ministro della Difesa Ignazio La Russa. Un’orecchio elettronicò, insomma, che, sostengono i radicali, raccoglierebbe informazioni su centinaia di migliaia di cittadini a loro insaputa, e del quale chiedono conto al governo.

La vicenda non è del tutto nuova, ma i radicali del Pd sottolineano come fino ad ora non sia stata fatta chiarezza sino in fondo: “Dagli interventi di alcuni ex ministri della Difesa – dice all’Adnkronos la parlamentare del Pd Elisabetta Zamparutti – si direbbe che esista in effetti una struttura di questo tipo, sottratta ad ogni controllo parlamentare. Se fosse vero quanto emerso da alcuni articoli in circolazione sul web, sarebbe davvero preoccupante. Per questo, chiediamo al ministro La Russa di chiarire come effettivamente stiano le cose”.

Il cuore di questo sistema di controllo, affermano i 6 radicali del Pd alla Camera, «collegato a varie stazioni di controllo distribuite capillarmente nella penisola, sarebbe mimetizzato all’interno di una caserma dell’esercito a Cerveteri, in collegamento con il sistema satellitare Sicral». Il sistema sarebbe «in grado di captare e analizzare miliardi di comunicazioni private al giorno, che passano attraverso il telefono, il fax e internet. I messaggi verrebbero trasferiti, trascritti e analizzati a Roma, all’aeroporto militare di Ciampino e a Forte Braschi”.