“Torre Clementina: errati i lavori alla banchina”

11 marzo 2011 | 15:33
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“Torre Clementina: errati i lavori alla banchina”

Satta: “Per l’Autorità di Bacino uno più uno non fa due”

Il Faro on line – “I lavori per la messa in sicurezza della Fossa Traianea? Evidentemente per l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere uno più uno non fa due. L’innalzamento delle banchine in pieno centro storico, ordinato in fretta e furia dopo la tragedia di Sarno del 5 maggio del 1998, continua a creare seri problemi all’ormeggio e alla navigabilità, mettendo a repentaglio la sicurezza degli operatori che lavorano nel Porto Canale. Le cause? Il restringimento di due metri della Fossa Traianea e il mancato escavo dei fondali, che serviva per mantenere l’alveo a circa quattro metri e che da oltre 22 anni non viene effettuato”.
E’ quanto afferma il consigliere comunale Luigi Satta che spiega: “È assolutamente inconcepibile che luminari chiamati a pianificare un’opera così importante e costosa non abbiano tenuto conto che un restringimento della Fossa Traianea e un fondale basso, sul quale non si è voluti intervenire se non con interventi mordi e fuggi che hanno solo peggiorato la situazione, renderanno inutili gli interventi di ristrutturazione delle banchina e metteranno ancora più in pericolo la vita degli operatori portuali”.

“Continuare ad agire in questo modo scriteriato, significa gettare al vento milioni di euro, soldi che provengono dalle tasche dei contribuenti, e sprecare denaro in un periodo di forte recessione economica. Anche noi amministratori dovremmo recitare il nostro mea culpa. Basta farci calare dall’alto tutto quello che un tecnico della materia idraulica ci propina con la sua scienza, senza fiatare, solo perché veniamo messi in un stato di attenzione e di responsabilità sul rilascio di concessioni edili, che sono una parte fondamentale dell’economia del Paese e una voce importante del bilancio comunale”.

“È inutile ricordare l’importanza ricoperta da Porto Canale di Fiumicino negli 60/90 per il traffico di navi da carico e cisterne. La Fossa Traianea, divenuta porto di prima categoria seconda classe ovvero statale, ha sempre beneficiato dei continui interventi del Ministero Lavori Pubblici. Perché dagli anni novanta ad oggi invece si è tutto bloccato e i progetti sono fermi in Regione. Quanto dobbiamo attendere? Perché la politica non fa la sua parte? Perché siamo abbandonati dalla politica? Quanto ancora Fiumicino dovrà subire le manovre dei governi centrali, una volta di destra l’altra di sinistra?”.