Maxi holding, via le quote di Adr e della Centrale del latte

1 aprile 2011 | 19:11
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Maxi holding, via le quote di Adr e della Centrale del latte

Il Faro on line – La Giunta Capitolina ha dato il suo ok alla delibera che crea la maxi holding del Comune di Roma. Il valore complessivo del giro d’affari delle società che rientrano nell’operazione è di più di 5 miliardi di euro. L’operazione rientra nell’attuazione del decreto legislativo numero 78 del 31 maggio 2010 che stabilisce le misure che il Comune di Roma può adottare per razionalizzare le partecipazioni societarie detenute al fine di ottimizzare la spesa. In quest’ottica Roma Capitale manterrà le sue quote in alcune società di servizi pubblici locali che sono: Acea (51%), Acea Ato2 (3,5%), Atac (100%), Ama (100%), Car (31%), Cif (20%), Investimenti (22,5%) e Eur (10%); per quanto riguarda le società di servizi societari nella maxi holding rimarranno le quote, pari al 100%, di Roma servizi per la mobilità, Roma Metropolitane, Risorse Rpr, Aequa Roma, Zetema Progetto cultura e Servizi azionista Roma, che si occupa del supporto tecnico nell’ambito dell’attività di controllo sulle società partecipate da Roma Capitale. Infine, rimane la quota del 18,64% in Alta Roma. In futuro verranno dismesse le quote che Roma Capitale possiede in Aeroporti di Roma (1,33%) e quelle della Centrale del Latte. La holding dovrebbe nascere tra maggio e giugno e sarà guidata da un presidente, da un direttore generale e da un consiglio di amministrazione composto da 5 membri, tra i quali il segretario generale e il direttore esecutivo di Roma Capitale. Il Cda ha poteri di amministrazione ordinaria e straordinaria della holding, fatta eccezione per le materie per le quali è necessaria l’autorizzazione dell’assemblea nel rispetto dei principi relativi al ‘controllo analogicò. Per il rispetto di quest’ultimo la holding adotta un codice di corporate governance e un codice di comportamento definiti da Roma Capitale. Inoltre dovranno essere trasmessi tempestivamente a Roma Capitale i verbali di assemblea, annualmente il piano strategico operativo e trimestralmente un report sull’andamento gestionale, sui livelli di indebitamento e sulle operazioni di maggiore rilievo. Le finalità dell’istituzione di una holding di questo genere, oltre che l’adempimento degli obblighi normativi, sono quelle finalizzate a l’ottimizzazione della gestione finanziaria e fiscale, della gestione strategica delle partecipazioni e dell’istituzione di un nuovo modello di governance per un maggiore controllo delle gestioni aziendali e della qualità del servizio. “Un’altra promessa mantenuta dalla Giunta Alemanno – ha detto il presidente della Commissione Bilancio, Federico Guidi – più efficienza, più servizi, meno costi e meno spese per una riforma a lungo attesa”.(fonte:Ansa)