Immigrati: attivata una task force

5 aprile 2011 | 16:05
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Immigrati: attivata una task force

Tutti al lavoro alla “De Carolis” per l’approntamento del campo d’accoglienza

Il Faro on line – E’ in corso l’approntamento del centro di accoglienza per gli immigrati tunisini presso la caserma “De Carolis”. Sul posto, da questa mattina, sono impegnate tutte le forze dell’Unità di Crisi della Protezione Civile Comunale, diretta dal colonnello Carlo Sisti, insieme agli altri enti coinvolti nell’operazione. L’Amministrazione Comunale, sotto il coordinamento dell’Assessore con delega alla Protezione Civile Andrea Pierfederici, ha mobilitato numerosi settori per assicurare il funzionamento a pieno regime della struttura nei tempi più rapidi. Operai e tecnici specializzati sono al lavoro per il pieno ripristino del sistema fognario, dell’erogazione di energia elettrica e degli arredi dei locali che saranno utilizzati per l’emergenza. Personale dell’Ufficio Acquedotti sta invece predisponendo quanto di dovere per la fornitura di acqua all’area, mentre squadre di Città Pulita hanno effettuato la bonifica degli ambienti esterni e la pulizia di quelli interni. Il Comitato Locale della Croce Rossa Italiana ha allestito un’infermeria da campo, mentre hanno assicurato il proprio supporto operativo, con uomini e mezzi presenti sul posto, anche i Vigili del Fuoco della caserma “Bonifazi”.
Sul posto è presente un ingente spiegamento di forze dell’ordine, che stanno perimetrando, all’interno del complesso militare che nel suo complesso misura sei ettari, l’area che dovrà ospitare gli immigrati. Al riguardo, si segnala che non sarà necessario allestire alcuna tendopoli, in quanto gli ospiti della struttura saranno alloggiati presso le strutture fisse della Caserma.
Per quanto concerne invece pasti, acqua potabile e forniture simili, la Prefettura sta organizzando il tutto, mentre il Ministero degli Interni ha già spedito in nottata cinque container stipati di letti. Il coordinamento delle forze dell’ordine è stato affidato dalla Questura di Roma ai dottori Calzoni e Ripamonti.