Barriere artificiali a protezione della costa

6 aprile 2011 | 17:35
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Barriere artificiali a protezione della costa

Bruschini: “Prima di tutelare i pescatori di telline deve essere tutelata la sicurezza dei bagnanti”

Il Faro on line – “Prima di tutelare gli unici due pescatori di telline di Anzio autorizzati dalla Capitaneria di Porto ad espletare questa attività, abbiamo il dovere di tutelare l’incolumità di centinaia di migliaia di bagnanti che, durante la stagione estiva, devono avere la possibilità di sostare lungo le nostre spiagge in assoluta sicurezza”.
Così il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, interviene rispetto alla presa di posizione di Federcoopesca in riferimento alla realizzazione delle barriere artificiali, da parte della Regione Lazio, lungo un tratto di costa che rischia di scomparire a causa del fenomeno dell’erosione del mare.
“L’intervento deve andare avanti, con tutte le verifiche del caso, in quanto ad Anzio – prosegue il Sindaco Bruschini –  non vogliamo si ripeta un altro caso Ventotene. La stagione estiva è a rischio, le spiagge non sono in sicurezza, nel tratto in questione la costa è alta ed argillosa, diversi edifici sono ai limiti dell’agibilità, alcuni stabilimenti balneari non sono nelle condizioni di iniziare la stagione estiva; tutto questo non lo dice nessuno e si continua a dare risalto alla non veritiera notizia riferita all’ipotetico danno, conseguente dalla realizzazione delle barriere artificiali, all’attività degli unici due pescatori di telline anziati autorizzati.  In Italia si può dire tutto ed il contrario di tutto, ma abbiamo tutti il dovere, per quello che ci compete, di essere seri e di assumerci le nostre responsabilità specialmente davanti ad atti amministrativi che riguardano la sicurezza dei cittadini”.
In riferimento alle barriere artificiali il Sindaco precisa: “Se sono state realizzate in una Città come Sorrento, davanti alla rinomata spiaggia a ridosso del centro storico, non vedo perché non si possono realizzare anche ad Anzio. Ho dato la disponibilità ad arredare le dighe in modo da renderle utili, fruibili e sicuramente meno impattanti ma, dopo i milioni di euro gettati al vento con  ripascimenti inutili, in alternativa a questo intervento esiste soltanto la possibilità di predisporre un’ordinanza per interdire ai bagnanti i tratti di costa a rischio”.
Sulla pesca delle telline il Sindaco Bruschini replica: “Sono polemiche pretestuose e prive di fondamento. Pratico anch’io questa attività amatoriale, conosco meglio di altri la nostra costa ed il tratto in questione non è certamente il sito ideale per la pesca delle telline che viene praticata prevalentemente nel tratto compreso tra Lavinio e Lido dei Pini”.