Al posto delle case abbattute nascono recinti

10 aprile 2011 | 23:22
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Al posto delle case abbattute nascono recinti

Cittadini sul piede di guerra: “Il sindaco intervenga”

Il Faro on line – Vanificati gli sforzi del sindaco Carlo Eufemi per ristabilire sul litorale, il decoro urbano e la legalità. L’opera meritoria del sindaco che i cittadini rutuli di ogni zona hanno apprezzato, con le recinzioni autorizzate si sta vanificando per l’incapacità di chi dovrebbe con lui collaborare  ha invece, un comportamento al limite dell’ostruzionismo. Eufemi attivo sindaco impegnato nel demolire le costruzioni abusive sul litorale, è costretto ad intervenire su aree ove insistevano costruzioni da lui fatte demolire, in quanto i proprietari ai quali i responsabili degli uffici preposti non hanno provveduto ad acquisire a patrimonio comunale la superficie di terreno. Fatto questo che da giorni vede la polizia municipale e i carabinieri della locale tenenza impegnati nel cercare di reprimere invano le recinzioni dei terreni non trascritti al patrimonio comunale dagli uffici comunali.
Più di un proprietario dei tanti manufatti abbattuti sul Lungomare degli Ardeatini ha iniziato a recintare il proprio appezzamento di terreno, vanificando uno degli scopi dell’ordinanza di demolizione, ovvero restituire il transito al mare ed il mare stesso ai cittadini di Ardea. La polizia municipale intervenuta una prima volta all’inizio dei lavori, ha dovuto fare marcia indietro. Per dovere di cronaca ricordiamo come la situazione non abbia convinto il capitano Aldo Secci della polizia municipale, che ha chiesto di verificare l’intera procedura. Nei giorni scorsi, dopo l’ennesimo grido d”arme inviato al sindaco Eufemi da tanti cittadini, ha fatto giungere sul posto addirittura tre auto con a bordo sei agenti al comando del maggiore Maria D’Alessandri.

Giunti fulminei e sicuri sul posto, hanno verbalizzato la mancanza di cartello di cantiere e invitato tutti al comando della municipale. “Non capiamo – spiegano i residenti – perchè spendere soldi per far demolire una abitazione, quando si autorizza successivamente una scia per realizzare una discutibile recinzione di dubbio gusto, che di fatto impedisce l’accesso al mare. Io credevo che al posto della costruzione in muratura si stesse costruendo un recinto per realizzare un allevamento di polli. Va ricordato che di recente l’amministrazione comunale ha speso circa mezzo milione di euro per realizzare il marciapiede e l’illuminazione e di questo passo serviranno soltanto a illuminare eventuali allevamenti. E’ ora che il sindaco intervenga per togliere questa bruttura indecorosa”.

Più volte il responsabile del patrimonio Vincenzo Diana aveva segnalato la necessità dell’acquisizione prima della demolizione, purtroppo anche in questo caso il suo parere tecnico è rimasto inascoltato. Stando a indiscrezioni sembrerebbe che l’assessore al patrimonio Maria Pia Pagano invierà una nota dettagliata alla Corte dei Conti e alla Guardia di Finanza della sezione navale di Anzio. Inoltre, sembrerebbe, che il sindaco è intenzionato a ritirare le deleghe alla polizia municipale, sicurezza sociale e demanio al consigliere Alberto Montesi.