Omicidio di Casalpalocco, pena ridotta per l’assassino

12 aprile 2011 | 00:03
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Omicidio di Casalpalocco, pena ridotta per l’assassino

Nle 2007 una colf venne strangolata e data alle fiamme dal suo amante

Il Faro on line – Riduzione della pena, che passa da 23 anni a 19 anni e mezzo di reclusione, e trasmissione degli atti alla procura per valutare l’esistenza dei reati di rapina e distruzione di cadavere. È questa la sentenza emessa dalla II Corte d’assise d’appello di Roma, presieduta da Luigi Luca, nei confronti di Marian Ionel Moise, romeno di 26 anni, sotto processo perchè ritenuto complice del connazionale Gelu Iulica Mustatea, di 34 anni, nell’omicidio di Maria Dobrita, l’amante di quest’ultimo. L’omicidio fu compiuto il 15 gennaio 2007, a Casal Palocco. La donna – colf di giorno e guardiana di una fabbrica di notte – morì dopo essere stata violentemente malmentata e strangolata. Per questa vicenda, Gelu Iulica Mustatea, che ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato, è stato già condannato in via definitiva a 14 anni di carcere. Moise, invece, ha scelto il rito ordinario; nel marzo 2010 è stato condannato a 23 anni di carcere.
La ricostruzione fatta dai carabinieri del Nucleo operativo di Ostia parte proprio da Mustatea, giovane amante di Maria Dobrita, che all’epoca aveva 53 anni. Fu lui che confessò di avere ucciso la donna perchè non riusciva a sostenere il peso della loro relazione clandestina, e che per il suo intento si era fatto aiutare da Moise. L’uomo voleva troncare la loro relazione; non prima, però, di vedersi restituiti 120 euro e una scheda telefonica custoditi per suo conto. Questa, per l’accusa, la causa scatenante della furia omicida.
Maria fu ferocemente aggredita e strangolata; il suo corpo, coperto con abiti tirati fuori dall’armadio e dato alle fiamme. I due romeni, poi, sempre secondo l’accusa, decisero d’incendiare la casa per far credere accidentale quella morte. I medici legali, però, non trovarono tracce di fumo nei polmoni della donna; segno che Maria Dobrida era già morta prima dell’incendio.