“Acqua Marcia cerca un capro espiatorio”

13 aprile 2011 | 16:48
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“Acqua Marcia cerca un capro espiatorio”

La replica della save Group: “Per assicurare la continuità dei lavori sarebbero necessari altri 5 milioni di euro”

Il Faro on line – Gli operatori del Porto turistico ancora in agitazione per il mancato ricevimento degli stipendi. Questa mattina, una cinquantina di lavoratori, hanno intimato di caricare sui camion tutti i materiali da costruzione scaricati nei giorni scorsi. La protesta, che va avanti da diversi giorni, è costantemente monitorata dalle forze dell’ordine. Sul posto anche il presidente dell’associazione Progetto Futuro, Mario Russo D’Auria e il capogruppo di Italia dei Valori, Claudio Cutolo.
Acqua Marcia nei giorni scorsi aveva fatto sapere come i pagamenti fossero stati inviati alla Save Group, prima società sub appaltatrice dell’opera che, però, non avrebbe ottemperato alla loro erogazione.
Immediata è giunta la replica della Save che ha ribadito come Acqua Marcia Spa voglia trovare un capro espiatorio alle “proprie difficoltà economiche”. “A fronte di opere realizzate per più di 16 milioni di euro – si legge in una nota stampa – Acqua Marcia ha corrisposto soltanto 9 milioni di euro. Una somma che non copre nemmeno i costi per l’acquisto degli inerti impiegati nella realizzazione delle dighe. Per assicurare la continuità dei lavori sarebbero necessari almeno altri 5 milioni di euro. Ci è stato risposto che nulla a noi è dovuto. A questo punto – termina la nota – non possiamo che esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori. Affideremo all’Autorità giudiziaria l’accertamento dei fatti”.
Riccardo Ragozzini