“In&out”: a rischio 1464 dipendenti

18 aprile 2011 | 15:35
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“In&out”: a rischio 1464 dipendenti

De vecchis: “protocollato un ordine del giorno anti-delocalizzazione”

Il Faro on line – Il consigliere comunale del PDL, William De Vecchis ha protocollato questa mattina un ordine del giorno in cui esprime solidarietà ai 1464 dipendenti della società In&Out, filiale italiana della multinazionale francese dei call center Teleperformance, coinvolta in un massiccio piano di ristrutturazione che colpirà anche la sede di Fiumicino-Parco Leonardo nella quale operano 244 impiegati per i quali è stata avviata una nuova procedura di mobilità.
L’ordine del giorno condanna “l’ennesimo episodio di delocalizzazione che interessa la Teleperformance” e auspica un impegno del sindaco “per fare chiarezza su quanto sta avvenendo, attraverso la calendarizzazione di un incontro con i rappresentanti dell’azienda, del Dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo economico e del Tesoro”.
“Lo smantellamento della società – sottolinea De Vecchis – è la conseguenza della politica societaria di Teleperfomance, non nuova a questo tipo di azioni, avendo già delocalizzato i servizi di Customer Alitalia presso una filiale albanese della multinazionale francese. Un’azione deleteria non solo per i lavoratori ma anche per il sistema economico nazionale che ha sbloccato una serie di interventi indirizzati al gruppo transalpino il quale in barba agli aiuti del Governo e alle clausole sindacali ha continuato a delocalizzare le attività all’estero. È arrivato il momento che Teleperformance si assuma le proprie responsabilità. Noi siamo pronti a fare la nostra e a mobilitarci contro questa decisione, mettendo in campo qualsiasi risorsa utile per fermare lo smantellamento di In&Out, anche con l’aiuto delle istituzioni nazionali e locali”.
La questione Teleperfomance è stata sollevata qualche giorni fa dal segretario nazionale dell’Ugl Telecomunicazioni, Stefano Conti. “Ringrazio l’Ugl e il suo segretario nazionale per il comparto telecomunicazioni – continua De Vecchis -. L’interessamento suo e del sindacato che rappresenta non può che essere uno stimolo per le istituzioni ad andare fino in fondo, non abbassando la guardia su una questione annosa che da tempo io stesso denuncio con forza”.