Porto: protocollata richiesta per Consiglio straordinario

21 aprile 2011 | 17:30
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Porto: protocollata richiesta per Consiglio straordinario

Pd e Idv chiedono al Sindaco di riferire all’aula e alla città a che punto sia la situazione della convenzione

Il Faro on line – Il consigliere comunale del Partito democratico, Paolo Calicchio, e il capogruppo dell’Italia dei Valori, Claudio Cutolo, hanno formalizzato questa mattina una richiesta ufficiale per l’immediata calendarizzazione di un consiglio comunale straordinario urgentissimo, per fare chiarezza sullo stallo dei lavori del porto turistico dopo l’impasse tra Acqua Marcia, Sielt e Save.
“Alla base – sottolinea Calicchio – c’è la preoccupazione per il prolungato fermo dei lavori. Il cantiere è bloccato da cinque mesi. Le aziende che collaborano con Iniziative Portuali sono in crisi nera: attendono di ricevere quello che gli spetta per gli interventi effettuati, e mentre aspettano sono costrette a chiedere la cassa integrazione. In tutto questo i trasportatori e i piccoli padroncini di Fiumicino scioperano, e il consorzio delle aziende locali è ridotto ormai all’impotenza dalle mancate promesse di Acqua Marcia che insieme alla Save non stanno risolvendo i problemi di pagamento”.
“Le voci secondo le quali il gruppo Caltagirone è in crisi di liquidità non ci interessano – spiega Claudio Cutolo -. Chi non è in grado di portare avanti l’opera si faccia da parte e restituisca la concessione demaniale. Il porto turistico di Fiumicino è un progetto atteso da 40 anni, legato a un piano di sviluppo urbanistico ed economico che trasformerà il Comune di Fiumicino. Per questo è stata definita un’opera privata di interesse pubblico e votato all’unanimità sia in Regione che dal consiglio comunale di Fiumicino. Chi amministra la Città deve dunque fare la sua parte, garantendo lo svolgimento dei lavori e il rispetto dei termini di legge nei tempi previsti dalla convenzione e dall’accordo di programma. Il controllo della quale spetta innanzitutto all’ente che ospita l’opera”.

Nella richiesta, protocollata senza simboli “perché il porto turistico è un problema della città – spiegano Calicchio e Cutolo – che l’opposizione non ha nessuna intenzione di strumentalizzare o cavalcare, ma anzi vuole condividere con tutte le forze politiche per trovare la massima convergenza sugli strumenti da mettere in campo per risolvere l’impasse”, Pd e Idv chiedono al sindaco di riferire all’aula e alla città: a che punto sia la situazione della convenzione; l’iter per la nomina del commissario comunale, della commissione di controllo dell’accordo di programma e della convenzione, come da articolo 34 comma 3 del DL 267/2000; lo stato dei lavori delle opere propedeutiche alla realizzazione del porto turistico: via Monte Cadria e la rotatoria di accesso in via Trincea delle Frasche, indicati come necessari dalle prescrizioni della Regione Lazio alla firma dell’accordo di programma; lo stato di avanzamento dei lavori in base al crono-programma definito dalla convenzione tra Ente e società privata; garanzie di continuità dei lavori nel rispetto della convenzione; le misure di garanzia che il sindaco intende porre in essere a impegno per le ditte e per i lavoratori, che hanno già lavorato nel cantiere, per la futura prosecuzione dei lavori.

“Auspichiamo – concludono Calicchio e Cutolo – che il sindaco, il quale ha ricevuto una delega per la gestione della convenzione porto turistico di Fiumicino da tutto il consiglio comunale, non si nasconda come al solito dietro litania delle “colpe sono di altri”, e si comporti per una volta da primo cittadino responsabile del territorio e dei suoi concittadini, assumendosi la responsabilità di trattare con gli imprenditori e mettendo al primo posto quel bene della città che al momento ha trattato solo a parole”.