Una targa al primo falegname pontino

29 aprile 2011 | 17:39
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Una targa al primo falegname pontino

Riconoscimento a Giuseppe Campani nel giorno del suo 90esimo compleanno

Il Faro on line – Oggi, 29 aprile, Giuseppe Campani, falegname, ha compiuto 90 anni di cui 65 impegnati continuativamente nel settore dell’artigianato. La passione per il lavoro non è mai scemata e dura ancora oggi. Numeri da record – è l’unico falegname in Italia ancora in attività – che il Presidente Regionale della Confartigianato Legno e Arredo, Gabriele Tullio, ha segnalato al Presidente della Provincia Armando Cusani, con l’allegata “biografia di un uomo semplice” scritta dalla sua famiglia. 

Il Presidente Cusani, ha apprezzato il gesto e la storia dell’artigiano pontino, tanto da omaggiarlo di una targa ricordo con la scritta: “al nostro Mastro Geppetto con l’augurio di una storia senza fine”. La targa è stata consegnata ieri mattina al signor Campani dall’Assessore Enrico Tiero: “il Paese ha  bisogno di uomini come Giuseppe Campani – ha detto l’Assessore – semplici, umili e attaccati al lavoro e ala famiglia, uomini esemplari”.

Giuseppe Campani – è scritto nella biografia – nasce a Rubano (PD) il 29 aprile 1921. Sin da giovane frequenta una bottega di falegnameria e si innamora di questo mestiere imparando a conoscere i segreti della lavorazione del legno. Espletati i cinque anni forzati di servizio militare, che lo hanno visto peregrinare per “mezza Europa”, torna al suo paese d’origine e da qui subito la decisione di partire: destinazione Agro Pontino, in cerca di fortuna. Era il 13 Giugno 1946. Inizia a lavorare adattandosi un po’ alla meglio su un baraccone da lui costruito e realizzando opere in legno facendo uso solamente delle sue mani e dei materiali residui di guerra trovati sparsi un po’ ovunque. Allora non esisteva energia elettrica. Nel contempo conosce la donna della sua vita, Losi Zoele, che sposerà nel Novembre del 1948, dopo aver costruito in economia una piccola casa, poco più che decente. Nel 1949 e nel 1952 nascono i primi due figli, Adele ed Alceo. Negli anni ’50 inizia a costruirsi un capannone attiguo all’abitazione per la falegnameria. Comincia ad acquistare i primi macchinari rudimentali ad energia elettrica, firmando valanghe di cambiale, tutte onorate alla scadenza. Il 02.04.1957 la ditta Campani Giuseppe si iscrive all’Albo Artigiani al numero 1978. L’11.11 1957 assume alle proprie dipendenze il primo apprendista falegname iscritto al libro matricola. Nel 1958 nasce -il terzo figlio, Alfredo. Gli anni ’60 sono quelli della crescita economica e la piccola azienda comincia a fare progetti. Nel 1968 nasce il quarto figlio, Alessandra. L’08.04.1969, per la ferma determinazione della sig.ra Losi  Zoele, ottiene la prima autorizzazione amministrativa ad esercitare il commercio dal Comune di Latina con il numero 1518.

Intanto i figli iniziano a prestare la loro collaborazione e nasce una sorta di società semplice a conduzione familiare. Il 1978 è l’anno della svolta in seguito al trasferimento della sede da Borgo S. Maria alla nuova sede in via del Crocifisso, dove è ubicata tuttora. Nel Maggio del 1980 è insignito dell’onorificenza di Maestro Del Commercio per aver operato nel settore commerciale per più di trent’anni ed è premiato dal presidente della Confcommercio con un’aquila d’argento. Il 07.05.1987 gli viene conferita una Medaglia d’Oro e un attestato di benemerenza per la continua e qualificata attività svolta in favore dell’economia provinciale, ed è premiato dal presidente della CCIAA. L’11.07.1989 cede l’attività ai figli Alceo ed Alfredo, ma il suo nome, per espresso desiderio dei figli stessi rimarrà sempre e comunque nella ragione sociale: Mobilificio Campani s.n.c. di Campani Giuseppe, Alceo ed Alfredo. Anche da semplice pensionato Giuseppe continua a dare il suo contributo alla causa creando mobili artigianali di sua inventiva sui quali porrà sempre la sua firma. Nel febbraio 2002 gli viene a mancare la sua compagna di vita, la sig.ra Zoele che sempre lo aveva assecondato come una buona moglie doveva e sapeva fare. La famiglia Campani si unisce nel dolore, ma la vita continua e lui lo sa. Il suo orgoglio è ripagato quotidianamente nel vedere come il suo progetto iniziale sia stato fatto proprio dai figli e non solo da questi, ma anche dai suoi due nipoti (Miriam e Andrea, figli di Alceo) che sono entrati a far parte della famiglia-azienda Campani. Sono loro i primi capisaldi della terza generazione. Certamente altri ancora ne seguiranno l’esempio”.