Il Lazio conquista quattro bandiere blu

7 maggio 2011 | 15:45
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Il Lazio conquista quattro bandiere blu

Indiscrezioni da Copenaghen: premiate Sabaudia, Sperlonga, Formia e Anzio. “Retrocedono” Gaeta e San Felice Circeo

Acque pulite, rispetto per l’ambiente ed una buona campagna informativa a sostegno dei cittadini. Saranno diffuse nei prossimi giorni dalla Fee, la Foundation for environmental education, le Bandiere Blu assegnate ai comuni più virtuosi d’Italia. Un riconoscimento europeo importante per lo sviluppo turistico delle località di mare, ma anche un vessillo da piantare con fierezza sulle spiagge per certificare la qualità delle acque. Martedì prossimo la cerimonia di consegna delle bandiere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove i comuni in odore di premiazione riceveranno i loro riconoscimenti. Per il secondo anno consecutivo, e per la sesta volta in otto anni, Anzio sarà presente. Unico comune della provincia di Roma ad essere in lizza per l’assegnazione della Bandiera Blu, con la certezza quasi automatica di tornare a casa con il vessillo, la città neroniana si troverà in compagnia di altri tre comuni della provincia di Latina: Sabaudia, Formia e Sperlonga. Esclusa eccellente dalle cerimonie di premiazione, Gaeta, che lo scorso anno aveva sventolato la bandiera lungo le sue spiagge.
“Ma da Copenaghen ancora devono arrivare i verdetti definitivi”, assicurano dall’organizzazione. Come a dire che qualche speranza per gli esclusi ancora c’è. Istituita nel 1987, la Bandiera Blu è nata con l’obiettivo di “promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile del territorio, attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche l’attenzione e la cura per l’ambiente”. Diversi quindi, i criteri di valutazione adottati dai responsabili della Foundation of environmental education per l’assegnazione dei premi. Ai fini della valutazione infatti, non è necessaria soltanto un’eccellente qualità delle acque di balneazione, seppur venga considerata un criterio imperativo, ma sono indispensabili altri requisiti: solo le località le cui acque sono risultate eccellenti, possono presentare la propria candidatura, è chiaro, ma per entrare a far parte della elite dei comuni rivieraschi premiati serve anche attenzione alla depurazione delle acque reflue, una buona percentuale di raccolta differenziata, un accesso alle spiagge che sia comodo per tutti, anziani e disabili compresi, e la giusta sicurezza in riva al mare.
Oltre ad una ricettività alberghiera di primo livello. Anzio, Sabaudia, Formia e Sperlonga hanno dato le giuste risposte. Gli altri comuni dovranno mettersi all’opera da subito per recuperare il terreno perduto. (Fonte: Il Tempo)