Discarica: Polverini ha scelto, Canapini attende

1 luglio 2011 | 11:13
Share0
Discarica: Polverini ha scelto, Canapini attende

Necessaria la firma di Zingaretti per passare alla parte operativa

Il Faro on line – La decisione tanto attesa è stata presa. Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha firmato un’ordinanza che consentirà a Malagrotta, la maxi discarica alle porte di Roma, ad ammassare rifiuti per altri sei mesi, poi in una località di Fiumicino, Pizzo del Prete-Le Macchiozze, sorgerà una minidiscarica di servizio e un impianto di smaltimento rifiuti e produzione di energia. Quest’ultimo però non alternativo all’eventuale quinto impianto di Latina, ma al termovalorizzatore di Albano, sul quale, dopo la bocciatura del Tar, entro ottobre, è previsto il pronunciamento del Consiglio di Stato.

L’impianto, insomma, si farà a Fiumicino, solo se tramonterà l’ipotesi Albano, nel caso contrario Castel Campanile ospiterà solo la discarica. In ogni caso, quell’area è sottoposta a vincoli e le verifiche di fattibilità potrebbero impiegare anni. Per questo il piano della Polverini prevede una soluzione ponte, cioè una discarica di piccole dimensioni, a Pian dell’Olmo (Riano). Inevitabili le reazioni di cittadini e amministratori locali. Il primo cittadino di Fiumicino, Mario Canapini, dopo che più della metà dei consiglieri che lo sorreggono si sono autosospesi contro l’ipotesi di realizzare un impianto di trattamento dei rifiuti nel Comune, è attendista: “Quando la Regione ci presenterà una proposta concreta a quel punto la valuteremo e poi  prenderemo una decisione. Sono abituato a decidere solo dopo avere tutte le  informazioni del caso”. sono due condizioni che considero essenziali – spiega Canapini -. La prima è la salute dei cittadini. Qualunque tipo di impianto ci verrà proposto non dovrà avere alcuna conseguenza per la salute delle persone. Secondo – aggiunge Canapini -, qualora si trattasse di una minidiscarica con conferimento di materiale a un impianto di trattamento, non dovranno esserci residui che possano inquinare il suolo. Senza queste due garanzie non ci siederemo nemmeno al tavolo. Vorrei pertanto rassicurare gli animi dei cittadini e di qualche esponente politico”.

Tuttavia spetta alle Province l’individuazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di maltimento dei rifiuti, nonchè delle zone non idonee alla localizzazione di impianti di recupero e maltimento dei rifiuti. Insomma, serve la firma di Zingaretti. Per non correre rischi, la Polverini è ntenzionata a chiedere al Governo di essere nominata, così come è stato per l’ex governatore Piero Mrrazzo, commissario straordinario sui rifiuti, con una delega ampia, riferita non solo alla discarica di Malagrotta, ma anche agli altri impianti.