“Tagli alla casta: a Fiumicino nemmeno l’ombra”

5 luglio 2011 | 15:25
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“Tagli alla casta: a Fiumicino nemmeno l’ombra”

Calicchio (Pd): “Troppi aumenti in cambio di servizi scadenti”

Il Faro on line – “In un periodo di forte crisi occupazionale, solo un settore non conosce recessione, agendo quasi da ammortizzatore sociale: lo staff di sindaco e assessori, che costa alle tasche dei cittadini 300mila euro l’anno. Peccato sia roba per pochi eletti. La riprova? Il testo della delibera 67 varata dalla giunta comunale lo scorso 15 giugno (in allegato). Prevede la proroga per tutto il 2011 dei contratti dei componenti di staff del sindaco e degli assessori. Un atto senza sbavature giuridico-legali, ma, visti i tempi in cui viviamo, assolutamente immorale e scorretta dal punto di vista etico”.

E’ quanto afferma il consigliere comunale del Partito democratico, Paolo Calicchio che evidenzia come negli ultimi due anni per far fronte “alla stretta del Governo Berlusconi e del super-ministro Tremonti, Canapini si è trovato ‘costretto’ ad aumentare ogni tipo di tassa, Tarsu (+ 40 per cento), mense e trasporti scolastici, assistenza domiciliare diretta e indiretta, chiedendo ai cittadini un sacrificio economico non indifferente. In cambio di servizi scadenti. La raccolta dei rifiuti su tutti”.

“Gli unici però a non fare sacrifici – prosegue Calicchio – sono proprio i membri della cosiddetta casta, sindaco e assessori. Questi non solo due anni fa, mentre si apprestavano a mettere nuovamente le mani in tasca ai cittadini di Fiumicino, hanno deciso di aumentare del 10 per cento il loro stipendio pubblico, ma hanno continuato a fare clientelismo moltiplicando a dismisura i propri staff, alla faccia della morale del buon padre di famiglia che deve anche prendere decisioni difficili per far quadrare i conti di casa”.

“Questa amministrazione, nel 2009, assunse in pianta stabile, anche per merito della legge finanziaria 2007 di stabilizzazione dei precari voluta del centrosinistra, circa 100 nuovi dipendenti aumentando vertiginosamente il costo della spesa corrente, con l’obiettivo di rendere più efficienti gli uffici comunali e di eliminare lo staff. Oggi fa tutto l’opposto, sottraendo perfino alcuni dipendenti comunali, che sono considerati in aspettativa, solo per questioni di emolumenti personali aggiuntivi, dalle loro funzioni e passandoli all’interno del proprio staff. Con i soldi dovuti a questi dipendenti, già assunti in pianta organica a tempo indeterminato, al contrario si poteva assumere, a tempo determinato, una persona in più e magari rinforzare molti reparti dell’amministrazione in sofferenza, come ad esempio quella dei vigili urbani, o l’anagrafe o il protocollo e la segreteria generale.

“La conclusione? Da un punto di vista amministrativo la delibera comunale è corretta, ma dimostra (se ancora ce ne fosse bisogno) il totale disinteresse di questa amministrazione di centro destra, verso i problemi dei cittadini. Fare felici i propri amici fidati, sembra l’unico interesse di questa casta locale. Sindaco in capo”.