Costringevano immigrati al lavoro, carabinieri in azione

7 luglio 2011 | 16:15
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Costringevano immigrati al lavoro, carabinieri in azione

Indagati quattro imprenditori viterbesi

Il Faro on line – Avrebbero costretto una decina di immigrati, regolari e no, a lavorare 14-15
ore al giorno per un compenso di soli 100 euro al mese: i loro pasti erano un pugno di riso, verdura e poco altro. Ma non solo. Gli immigrati erano costretti a vivere ammassati in un container esposto al sole e con un secchio come bagno. Associazione a delinquere finalizzata alla riduzione in schiavitù e alla regolarizzazione di stranieri dietro pagamento: con queste ipotesi di reato quattro imprenditori della costa viterbese sono stati iscritti nel registro degli indagati dalle Direzione distrettuale antimafia di Roma.
Le indagini del commissariato di Tarquinia erano iniziate sette mesi fa. La notte scorsa c’è stato il blitz dei poliziotti nelle case degli imprenditori per la notifica degli avvisi di garanzia e le perquisizioni. Uno degli indagati è stato colto da malore ed è stato salvato da un medico che lo ha rianimato per circa 20 minuti. È stato ricoverato d’urgenza nell’ospedale cittadino e sarebbe fuori pericolo. Gli uomini del commissariato di Tarquinia e della squadra mobile di Viterbo, inoltre, hanno trovato e sequestrato alcune armi detenute illegalmente ed utilizzate da uno dei quattro indagati per costringere le vittime a non abbandonare l’azienda. Le indagini si sono estese ad altre regioni, in particolare in Toscana.
(Fonte Ansa)