“O si cambia rotta o saremo pronti a tutto”

9 luglio 2011 | 01:18
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“O si cambia rotta o saremo pronti a tutto”

Dopo l’autosospensione il Pdl chiede al sindaco un confronto su sei punti “prioritari per la città”

Il Faro on line – “Ad una settimana dall’autosospensione – dopo aver letto ogni tipo di valutazione, parole a cui noi continuiamo a replicare con i fatti – il sindaco Canapini ha ritenuto opportuno ignorare il nostro allarme convocando una riunione di giunta alla quale hanno partecipato solo 5 assessori.
Prendere decisioni di governo con una rappresentanza così ridotta, secondo noi, è un’operazione poco felice e per nulla democratica rispetto alla collegialità che dovrebbe essere alla base dell’azione amministrativa. Né tanto meno consideriamo questo come un segnale di comprensione di ciò che sta accadendo nella città. Riteniamo, al contrario, grave la continua delegittimazione del Consiglio comunale, il vero organo in grado di rappresentare le istanze di tutti i cittadini”.

E’ quanto affermano in un comunicato congiunto il presidente del Consiglio comunale, Mauro Gonnelli; gli assessori Luigi Boccaccini, Vincenzo D’intino, Mario Pascone e i consiglieri William De Vecchis, Anselmo Tomaino, Marco Fantauzzi, Anacleto Buggini, Massimiliano Graux, Salvatore Miele, Ferdinando Romani, Roberto Sabelli, Claudio Sabbatici, Paolo Marino e Claudio Paolini.

”A nostro avviso – si legge nel comunicato – c’è la necessità di condividere una nuova idea per il futuro, per quelle scelte che condizioneranno lo sviluppo di Fiumicino nei prossimi venti anni. E gestire questo sviluppo in modo così poco collegiale non è pensabile”.

“Il tentativo di evitare una crisi amministrativa rappresenta il nostro senso di responsabilità nei confronti dell’elettorato. Ma senza quella chiarezza che rivendichiamo, senza quel confronto e senza una forte e rinnovata azione di governo volta a rappresentare le nuove aspettative dei cittadini, sarà difficile ritrovare il dialogo. Noi continuiamo a sperare che ciò non avvenga, ma non temiamo alcuna soluzione”.

“E allora, a beneficio di tutti, iniziamo a chiarire quali sono i punti prioritari sui quali è imprescindibile un confronto:

1) Sospendere qualsiasi decisione in merito all’impianto dei rifiuti fin quando non saranno coinvolti i cittadini nel merito della scelta;
2) Porre la parola fine alla “querelle” dei piani urbanistici B4a ed altri ancora, attraverso una forte e continua azione collegiale;
3) Definizione e messa in sicurezza di Passo della Sentinella, comprensorio che è e deve essere considerato parte integrante della città;
4) Sviluppo aeroportuale e sistema portuale.
5) Infrastrutture, ponti e riqualificazione dei lungomare, con particolare impegno per quello di Fregene.
6) Un profondo riassetto della macchina amministrativa che consenta una gestione del comune meno tecnocratica e personalistica;

”Definiti i temi più importanti, è chiaro che chiedere un cambiamento non significhi disconoscere il lavoro fin qui svolto, ma piuttosto svolgere con serietà e con responsabilità il ruolo per il quale siamo stati eletti, quello di amministratori locali. Ci avviciniamo a un periodo di fine mandato, e la chiarezza sui progetti futuri è indispensabile, soprattutto per rispetto di quell’elettorato che da sempre ci segue. L’autosospensione? Proseguirà fino a quando non otterremo risposte concrete, prima che sia troppo tardi e le scelte per Fiumicino le facciano altri”.