Sicurezza, un lusso che tutte le donne devono permettersi

9 luglio 2011 | 01:32
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Sicurezza, un lusso che tutte le donne devono permettersi

Il Faro on line – Diecimila i vademecum che saranno distribuiti all’uscita della metropolitana, tantissime le professioniste, manager, imprenditrici, avvocati, giornaliste, donne dello spettacolo, politici, scrittrici,  impiegate, operaie, casalinghe, mamme, pensionate, studentesse  insieme per un unico obiettivo. Vivere più sicure.

Omniares Communication in collaborazione con Roma Capitale presenta il “Vademecum per la sicurezza delle donne” uno strumento importante per tutte le donne.  24 Pagine che spingono  a riflettere sui comportamenti più sicuri da adottare in situazioni di rischio, ad essere sempre informate su cosa fare o chi contattare in caso di pericolo, a chi rivolgersi per aiuto o assistenza. All’interno anche una sezione sullo stalking, i numeri utili da salvare sul cellulare e tutte le informazioni su Petra, un dispositivo all’avanguardia per la sicurezza personale sperimentato a Roma.

Lunedì 11 luglio la presentazione in Campidoglio. Interverranno: il Sindaco Gianni Alemanno,  Anna Di Lallo , responsabile del progetto, l’On. Lavinia Mennuni Consigliere Pari Opportunità  Roma Capitale, On. Giorgio Ciardi, Delegato del Sindaco per le Politiche della Sicurezza, On. Fabrizio Santori Presidente Commissione Sicurezza Roma Capitale, la dott.ssa Francesca Monaldi, Squadra Mobile Questura di Roma , dott.ssa Coletta Morin, Marketing Manager Metro. Saranno presenti tutte le testimonial del progetto, donne famose e donne comuni unite nel sostenere questo diritto che rappresenta una priorità nella vita quotidiana di tutte noi.

“Questa guida di semplice consultazione elenca una serie di pratici consigli che Vi invito ad utilizzare nella vita di tutti i giorni, nell’auspicio che possano contribuire a sentirvi più sicure” questo il consiglio contenuto nel vademecum di Lavinia Mennuni, delegato del Sindaco alle Pari Opportunità.

Regole e suggerimenti per tutte. Per chi viaggia in treno da sola, torna a casa tardi la sera,  vive  in periferia o in quartieri particolarmente a rischio, per chi subisce violenza psicologica a casa o al lavoro  o per chi semplicemente parcheggia l’auto di notte da sola sotto casa.

“L’obiettivo del progetto – ha spiegato Anna Di Lallo – è creare soluzioni e risposte mirate alle esigenze delle diverse categorie di cittadini, e soprattutto comunicare in modo più chiaro e diretto con i cittadini per colmare  il divario così forte tra sicurezza oggettiva e sicurezza percepita . Per questo abbiamo creato anche un forum nel quale i cittadini potranno esprimere la loro opinione   ed offrire consigli per rendere la propria città più sicura. Per fare ciò abbiamo scelto la metropolitana,  il luogo nel quale milioni di cittadini si muovono ogni giorno”. 

Un primo passo all’interno di un piano per la sicurezza urbana che prevede più controlli , presenza e coordinamento delle Forze dell’Ordine ma anche più informazione per i cittadini. 

“Oltre a ciò – sottolinea Giorgio Ciardi, delegato alla Sicurezza – stiamo sperimentando nuove soluzioni di sicurezza integrata per i cittadini per offrire nuovi strumenti utili per la tutela della sicurezza. La sicurezza è una priorità per la vita di tutti noi”.

 “Il Vademecum dell’Associazione Omniares Communication – afferma Fabrizio Santori presidente Commissione consiliare speciale Politiche per la Sicurezza Urbana – è a conclusione e a corollario di un’iniziativa “Vivere sicure si può” voluta fortemente dal Campidoglio che ha chiamato le donne a corsi di autodifesa, ha promosso incontri con psicologi ed avvocati, ha permesso anche di sperimentare soluzioni tecnologiche di avanguardia per consentire a chi è in pericolo di essere immediatamente localizzata e soccorsa. Il manuale vuole essere un amico fidato. Ricordando le sue semplici indicazioni collaborerai già attivamente a promuovere la tua e l‘altrui sicurezza attraverso comportamenti che una volta acquisiti potranno diffondere essi stessi un senso di sicurezza intorno a coloro che li adottano”.