Il Porto in piazza, gli interventi dei protagonisti

10 luglio 2011 | 00:41
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Il Porto in piazza, gli interventi dei protagonisti

Dibattito pubblico sul futuro della città di Formia

Il Faro on line – La presentazione alla città del nuovo Porto Turistico ha fatto registrare  una grande cornice di pubblico a dimostrazione dell’interesse e dell’attenzione su un’opera che rilancia Formia nel panorama nazionale e internazionale della nautica di lusso. “Un molo di sopraflutto, in avanzamento per 600 posti barca. Privilegiare la qualità, recuperare il rapporto città-mare, rendere fruibile e vivo il porto 12 mesi all’anno e non solo nel periodo estivo attraverso eventi e manifestazioni culturali e di spettacolo –  questa l’introduzione del progettista di “Marina di Cicerone “ l’arch. Levino Pietrosemolo. “Il Porto a terra si avvarrà di servizi, alcuni negozi commerciali e di ristoro, una libreria, una foresteria in grado di accogliere le famiglie degli equipaggi, un ufficio controllo per regolare il traffico, un’infermeria, sportelli bancari e un ufficio postale, un eliporto. La parte a terra sarà curata e realizzata con una linea architettonica moderna e innovativa. In primo piano anche le soluzioni ambientali nell’erogazione di energia alternativa e di supporto, dighe prefabbricate in cassoni di cemento armato da installare direttamente sul porto evitando movimentazioni di camion in maniera da evitare ricadute sul litorale. Un porto con  etichetta “green port “ per promuovere le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica in area portuale. Anche sotto l’aspetto archeologico e storico abbiamo previsto interventi finalizzati al recupero e alla valorizzazione del patrimonio artistico della città. L’iter progettuale di questo porto è iniziato nel 2002 – ha concluso Pietrosemolo – sono trascorsi 9 anni. I commenti di esperti e imprenditori del settore, incontrati nei vari saloni ed esposizioni internazionali della nautica,  nove anni rappresentano un periodo breve rispetto alla media. A Formia siamo stati bravi grazie anche al lavoro e contributo degli uffici comunali”.

Sulla stessa linea si è dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Latina Vincenzo Zottola: “Quest’opera rilancerà il sistema delle imprese di Formia e della provincia creando sviluppo economico, occupazione e indotto per il comprensorio del Golfo. E’ una grande sfida per tutta l’economia del mare, per la cantieristica e la nautica”. E’ toccato poi al sen. Raffaele Ranucci, imprenditore e rappresentante di maggioranza nella soc. Marina di Cicerone con il gruppo Ranucci Partecipazioni e Finanza. “Sono emozionato ma consapevole del grande lavoro che è stato fatto – ha esordito – su questo progetto si è lavorato nella continuità amministrativa con i sindaci Bartolomeo e Forte. Io sono e rimango un imprenditore prestato momentaneamente alla politica, legato alle radici e all’appartenenza di questa città, dove ho casa ed amici. Sono quindi orgoglioso di realizzare qui il porto turistico. Con il sindaco Michele Forte cominciammo a parlare di porto dal 1982 con il progetto Estramed, oggi concludiamo questo lungo percorso progettuale e amministrativo con lo stesso sindaco. L’investimento su quest’opera è di 100 milioni di euro, una cifra considerevole. Tanti imprenditori investono, realizzano e poi vendono tutti i posti barca e vanno via. Io voglio che sia un porto gestito, un approdo da tenere sempre in vita, in crescita. Venderemo solo il 30% dei posti barca. Un Porto della città di Formia, che già oggi è proprietà del Comune di Formia. Noi siamo solo imprenditori chiamati a gestire un’opera che porterà vantaggi economici a tutta la città. Basterebbe citare che nella fase di realizzazione saranno occupati 400 persone per tre anni, altri poi serviranno per la gestione  delle attività ad opera conclusa. Ogni barca che attraccherà a Formia produrrà ricchezza e porterà lavoro ed economia agli esercizi commerciali. Importante avere un porto legato alla ferrovia e collegato alle  due grandi metropoli Roma e Napoli. Il porto fa crescere anche l’indotto, noi utilizzeremo materiali prodotti in questa terra, insieme al mio gruppo ci sarà l’impresa Sacem di Formia. Quello di Formia sarà un porto Verde, un porto in sicurezza rispettoso della legalità e della trasparenza, fiore all’occhiello della città e dell’intero Golfo. Ringrazio il Rup l’arch. Roberto che ha contribuito a dare e fare il meglio. Tra un anno, mi auguro – dopo i passaggi in conferenza dei servizi in Regione – insieme al sindaco e a voi tutti di procedere alla cerimonia della posa della prima pietra”.

L’intervento conclusivo è toccato al  sindaco di Formia sen. Michele Forte che in apertura ha salutato e ringraziato tutti i tecnici ed i dirigenti degli uffici che hanno in questi anni lavorato sul progetto. Un ringraziamento è stato rivolto a tutto il Consiglio Comunale di Formia che al di là delle appartenenze politiche ha saputo cogliere ed apprezzare la grande occasione che si presentava. “ Un plauso agli ex sindaci Antonio Miele e Sandro Bartolomeo ma io avevo  iniziato come ricordava Ranucci ad occuparmi del porto nel 1982 con il progetto Etramed, sperimentato nella vasca di Pomezia, poi subito dopo ho voluto l’imbonimento del piazzale a mare. Senza quel piazzale oggi non si sarebbe potuto realizzare un’opera di queste proporzioni. Adesso bisogna pensare a realizzare una scala mobile che colleghi l’area del porto con i centro e la ferrovia. Il problema vero è legato alla viabilità, una criticità aggravata dalla costruzione del porto commerciale di Gaeta. Prima di mettere mano a Gaeta si sarebbe dovuto risolvere il problema annoso della Pedemontana. E’ di oggi la notizia che il Governo ci ha tolto i soldi che abbiamo messo in quel progetto della strada, un atto che penalizza tutti noi perché quella strada serviva al traffico nazionale e non alla viabilità locale. Non comprendere l’importanza di un’arteria extraurbana significa sacrificare e punire tutti i cittadini di questo comprensorio”.