“Ardea, quasi tutta la costa e’ balneabile”

14 luglio 2011 | 01:52
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“Ardea, quasi tutta la costa e’ balneabile”

Eufemi: “Questo grazie all’azione di risanamento messa in atto dal comune”

Il Faro on line – “Non è una notizia che il fosso Rio Grande (o Fosso dell’Incastro) sia inquinato. Lo è da sempre a causa degli scarichi provenienti dai Comuni dei Castelli Romani tanto che è stata avviata la costruzione del depuratore dei Castelli che dovrà bonificare i fossi dagli stessi scarichi risolvendo definitivamente il problema dell’inquinamento del fosso dell’Incastro”.
E’ quanto afferma il Sindaco Carlo Eufemi in riferimento al report diffuso da Legambiente sui livelli di inquinamento delle acque del Lazio.

“Si dimentica però che Ardea non è soltanto il fosso dell’Incastro, ma ha 10 km di costa che negli anni è migliorata e che oggi è tutta balneabile tranne alla foce dei fossi principali. Ciò, come dimostrano i provvedimenti assunti di conseguenza dagli organi preposti con diversi tratti di costa riaperti alla balneazione, è il risultato dell’azione di risanamento igienico sanitario messa in atto dal Comune di Ardea; un’azione efficace che ha portato ad un miglioramento delle qualità delle acque del mare grazie agli oltre 50 km di nuova rete fognaria realizzata. E’ confortante – sottolinea il primo cittadino – che quanto accertato da Legambiente nel territorio di Ardea sia conforme a quanto stabilito dalla Regione Lazio e dall’ordinanza del Sindaco e cioè che quasi tutta la costa è balneabile”.

“La situazione  – prosegue il Sindaco – migliorerà ancora con gli interventi che sono in corso (come quelli sul Lungomare che verranno completati in parte quest’anno), con gli altri previsti e già finanziati, ma anche attraverso l’azione di bonifica totale della costa che l’Amministrazione sta portando avanti: le demolizioni delle costruzioni abusive sul lungomare e la rimozione delle barriere che impediscono il libero accesso all’arenile – conclude – rientrano proprio nell’ampio progetto di riqualificazione del litorale che prevede la liberazione del mare dal cemento e la totale fruibilità del mare”.