“E-Gov: quel piccolo conflitto di interessi”

15 luglio 2011 | 18:27
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“E-Gov: quel piccolo conflitto di interessi”

Osservazioni politiche del gruppo consigliare del Partito democratico

Il Faro on line – “Già ad ottobre 2010 il consigliere comunale Pd Paolo Calicchio, con un prezioso contributo, aveva ‘smascherato’ l’americanata che si nascondeva dietro l’assegnazione dei servizi informativi e la realizzazione del nuovo sito internet del Comune di Fiumicino: una società, la Informit, stava vendendo un prodotto e una manutenzione dello stesso prodotto a un prezzo decisamente sospetto (per non dire fuori mercato). ‘Longa manus’ dell’operazione, un noto ‘canapiniano’, consigliere delegato di una delle società a partecipazione comunale, collegato alla Informit. Insomma un pasticcio. O un’americanata, appunto”.

“Tanto che a una precisa interrogazione del consigliere Calicchio, in question time lo scorso febbraio, il sindaco promise di rispondere in tempi brevi. Sono passati cinque mesi e stiamo ancora aspettando. I tempi della politica si dirà. E allora rilanciamo: possibile che il sindaco non sia a conoscenza del fatto che tutti gli affidamenti informatici, compresa la formazione del personale comunale (totale cifra 120mila euro) sono stati affidati alla stessa società, e non ritenga un conflitto di interesse che lo stesso amministratore delegato della società comunale abbia nelle proprie disponibilità la stessa società appaltante? Vedremo”.

”Ma a cosa servono i nuovi servizi informatici? L’Egovernement, altro non è che l’uso di tecnologie capaci di rivoluzionare le relazioni tra il centro della città e la periferia accorciando le distanze tra gli uffici e i cittadini, soprattutto in un territorio vasto ed esteso come Fiumicino. Purtroppo però questi benefici ancora non si vedono. Ad eccezione di quelli concessi a chi ha realizzato il sito. Morale: gli abitanti di Fiumicino, ai quali è rivolto il servizio, non hanno a disposizione strumenti innovativi. E chi abita nella zona nord deve fare ancora decine di chilometri anche per operazioni semplici”.

”Ma almeno con le nuove tecnologie sarà perseguito quel concetto di trasparenza tanto sventolato dal sindaco? Neanche per sogno. Molti documenti importanti non sono raggiungibili, uno tra tutti: il capitolato del bando di gara per l’assegnazione dei servizi igienico-sanitari. Come non lo fu a suo tempo la famigerata delibera 111 del 23 giugno 2008 relativa alla ‘Attuazione del piano degli interventi di emergenza dei rifiuti urbani nel Lazio – Impianti di valorizzazione energetica nel bacino Roma-Fiumicino-Ciampino’. Il termovalorizzatore per intenderci. Una delibera così scellerata che ha costretto per la vergogna anche alcuni assessori, i quali allora l’avevano approvata, ad autosospendersi”.

“Sull’albo pretorio on-line, che dovrebbe avere anche valenza legale di pubblicazione, si assiste poi a uno strano caso. Alcune delibere vengono pubblicate, altre invece spariscono, perdendosi per strada. Un semplice errore umano o qualcuno si vergogna di tenere ‘ufficialmente’ a disposizione delibere difficili da far digerire alla città? Altro episodio: il 20 luglio scade la possibilità di partecipare al bando per l’assegnazione dei servizi informatici comunali, una gara del valore di 186.850 per 12 mesi. Il bando è stato sì pubblicato sul sito del comune (che fa acqua da tutte le parti), ma stavolta tenuto ben nascosto altrove. Nessuna pubblicazione su giornali, riviste, on line. E questo significa favorire la concorrenza a beneficio della valutazione della migliore offerta? Domanda retorica. Tanto varrà verificare quanti avranno aderito e chi si aggiudicherà la gara. Risposta retorica?”.

Gruppo consiliare Partito democratico Fiumicino